Il Grosso
2003-11-17 13:29:31 UTC
Ciao a tutti,
informo la comunità sui alcuni problemi che si sono verificati a me
personalmente e ad uno dei miei compagni di immersione utilizzando
quello che doveva essere una delle "punte" della MARES, il Proton XL
unito al primo stadio V32. Fin dall'inizio non riuscivamo a capire per
quale motivo fosse così scomodo da utilizzare oltre i 30 metri... Più
che un erogatore a domanda, sembrava essere un erogatore ad offerta
con il risultato di avere alcune difficoltà, legate ad un certo
affaticamento quando lo utilizzavamo a quote più importanti. Solo
sabato mattina, al lago di bracciano, abbiamo deciso di scendere
insieme e provare con un pò di calma il difetto. Ci siamo fermati a 33
metri notando quanto segue: togliendo l'erogatore dalla bocca e
ponendolo "a testa in giù" tutto OK, ma girandolo lentamente, quando
ancora inclinato di una decina di gradi verso il basso, incominciava
ad uscire costantemente un flusso di aria modesto, non paragonabile ad
una erogazione continua. Continuando a ruotarlo stesso risultato senza
MAI arrivare all'erogazione continua. Il problema è proprio che questo
flusso di aria è continuo anche in posizione orizzontale determinando
un certo sforzo espiratorio.
Per non sapere nè leggere nè scrivere appena tornati a Roma, in
officina, abbiamo verificato la taratura del primo stadio (9,4 bar
come dice mamma Mares) e dei secondi che risultava essere corretta.
In conclusione, e io sono un mares-dipendente, il Proton XL non si è
rivelato un buon prodotto considerando anche che i baffi di scarico
sono molto vicini e le bolle sono TUTTE SEMPRE davanti alla maschera
pregiudicando non poco la visibilità, e che la membrana dei secondi
stadi è di dimensioni ridotte riducendo così la sensibilità. Aggiungo
anche che le fruste in dotazione sono di qualità dubbia in quanto
hanno "memorizzato" la forma (non riescono a stare dritte!!!) e la
copertura gialla dell'octopus è diventata a striscie marroni dopo un
paio di mesi.
Ho tralasciato un dettaglio: tutti e due gli erogatori provati hanno
meno di un anno di vita e circa 60 immersioni sulle spalle.
Cara MARES,
E NO! E NO! E NO!
E NO!
--
Il Grosso
Per rispondere, togliere "NOSPAM" dall'indirizzo e-mail.
Remove "NOSPAM" from e-mail address to reply.
"L'unica scusa di Dio è che non esiste.", Stendhal
informo la comunità sui alcuni problemi che si sono verificati a me
personalmente e ad uno dei miei compagni di immersione utilizzando
quello che doveva essere una delle "punte" della MARES, il Proton XL
unito al primo stadio V32. Fin dall'inizio non riuscivamo a capire per
quale motivo fosse così scomodo da utilizzare oltre i 30 metri... Più
che un erogatore a domanda, sembrava essere un erogatore ad offerta
con il risultato di avere alcune difficoltà, legate ad un certo
affaticamento quando lo utilizzavamo a quote più importanti. Solo
sabato mattina, al lago di bracciano, abbiamo deciso di scendere
insieme e provare con un pò di calma il difetto. Ci siamo fermati a 33
metri notando quanto segue: togliendo l'erogatore dalla bocca e
ponendolo "a testa in giù" tutto OK, ma girandolo lentamente, quando
ancora inclinato di una decina di gradi verso il basso, incominciava
ad uscire costantemente un flusso di aria modesto, non paragonabile ad
una erogazione continua. Continuando a ruotarlo stesso risultato senza
MAI arrivare all'erogazione continua. Il problema è proprio che questo
flusso di aria è continuo anche in posizione orizzontale determinando
un certo sforzo espiratorio.
Per non sapere nè leggere nè scrivere appena tornati a Roma, in
officina, abbiamo verificato la taratura del primo stadio (9,4 bar
come dice mamma Mares) e dei secondi che risultava essere corretta.
In conclusione, e io sono un mares-dipendente, il Proton XL non si è
rivelato un buon prodotto considerando anche che i baffi di scarico
sono molto vicini e le bolle sono TUTTE SEMPRE davanti alla maschera
pregiudicando non poco la visibilità, e che la membrana dei secondi
stadi è di dimensioni ridotte riducendo così la sensibilità. Aggiungo
anche che le fruste in dotazione sono di qualità dubbia in quanto
hanno "memorizzato" la forma (non riescono a stare dritte!!!) e la
copertura gialla dell'octopus è diventata a striscie marroni dopo un
paio di mesi.
Ho tralasciato un dettaglio: tutti e due gli erogatori provati hanno
meno di un anno di vita e circa 60 immersioni sulle spalle.
Cara MARES,
E NO! E NO! E NO!
E NO!
--
Il Grosso
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"L'unica scusa di Dio è che non esiste.", Stendhal