Post by ForliMaxAbbiamo capito benissimo.
Chi sei.
nel caso ti rinfresco la memoria con una delle sue perle:
quote
IVO 21 Set 2003 00:34 mostra opzioni
Newsgroup: it.hobby.scuba
Da: "IVO" <***@inwind.it> - Trova messaggi di questo autore
Data: Sat, 20 Sep 2003 22:34:56 GMT
Locale: Dom 21 Set 2003 00:34
Oggetto: Re: La sfida
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Sono tornato dall'ennesima stagione da istruttore e per la seconda volta
da
Zanzibar.
Io sono uno di quei rompi palle che non porta nessuno sotto le quote
stabilite dai brevetti e ricordo, per i tanti idioti incompetenti ed
ignoranti, che sono max 18mt per chi ha fatto il primo brevetto, di
qualsiasi didattica sia, e max 30mt per gli avanzati.
Purtroppo tutte le didattiche permettono, ai loro istruttori, di
concederei
brevetti avanzati con pochissime immersioni e spesso ho visto con i
miei
occhi che le prime non si possono nemmeno chiamare tali.
Uno standard che non viene mai preso in considerazione è il buon senso,
non
servono tutti quegli esercizi in piscina, se non si riesce nemmeno a far
fare ai propri allievi qualche "ora" di assetto e poi quando si potrebbe
far
fare delle belle discese controllate, senza che si schiantino sul fondo
senza aver capito cosa sia successo durante.
Mi sono capitati una serie di " mi hanno detto che devo scendere solo in
verticale " e il fondo lo vedo solo se lo tocco.
Una buona quantità di intimoriti dal rapporto di coppia, peccato che
quando
gli si mostrava qualche esserino marino, come un nudibranco, si
fiondavano
in coppia a tuta velocità e con aria incredula facevano l'espressione
dei
pesci lessi.
Altri che avevano preso alla lettera l'insegnamento di non trattenere
l'aria
nei polmoni, peccato che una bombola da 10lt gli durasse la metà del
tempo
necessario per concludere una immersione con 15mt di fondo per 50min,
però
avevano fatto molto esercizio con il loro corrugato in quanto avevano
passato l'immersione a immettere ed espellere aria dal gav.
Ma la frasi più ricorrenti sono essenzialmente tre:"............ma mi
hanno
portato più di una volta oltre la quota del mio brevetto" "che cosa c'è
da
vedere, ci sono gli squali?" "....mi sono immerso diverse volte senza il
brevetto".
Mi piacerebbe sapere chi sono quegli idioti di guide che hanno voglia di
rischiare di tasca loro per pagare le conseguenze di un incidente
subacqueo,
che avviene sotto la quota max di brevetto del cliente, che non viene
riconosciuto dalla assicurazione(se l'assicurazione ce l' hanno) e
soprattutto chi si fida a far immergere colui che il brevetto non è in
grado
di presentarlo perché non ce l'ha o l'ha dimenticato?
Nel mare l'unico vero spettacolo è rappresentato dall' avvistamento di
uno
squalo oppure una manta, nulla è altrettanto stimolante, ma passare in
mezzo
ad un branco di bluestripes snapers fa veramente schifo, vedere i
carangidi
in caccia non piace a nessuno, durante una notturna incontrare decine
di
trigoni non è abbastanza eccitante.
Ma l'apoteosi è stata raggiunta quando tre anni fa, sempre a Zanzibar,
ho
avvistato un balena: chiudevo il gruppo, ho visto un gruppo di remori e
poi
la bestia.
Eravamo in 9, compreso me e il mio collega.
Morale, uno dei setti ospiti è riuscito a non vederlo, era solo grande
come
la nostra barchetta, 10/12 mt.
A cosa stava pensando, forse che eravamo a 23 mt e per lui non eravamo
abbastanza fondi?
Nei mari tropicali il 90% della vita si trova nei primi 10 mt: dove
cazzo
vogliono andare 'sti idioti di super esperti, che quando gli dicevo di
prepararsi c'era chi dimenticava la cintura dei piombi, chi non aveva
aperto
la bombola, chi non poteva uscire dalla barca se non aveva il secchio
con
l'acqua per sciacquare la maschera(il mare è pieno di acqua, si puo
sciacquare dalla saliva durante l'attesa che tutti siano fuori dalla
barca)
e chi più ne ha più ne metta.
Non sono per la subacquea elitaria, anche perché io non ne farei parte,
ma
bisognerebbe far capire a tutti che non stiamo creando delle macchine da
guerra, che non basta pagare per avere un brevetto e che non siamo
costretti
a rilasciarlo solo perché ci pagano.
Leggevo i news qualche tempo fa, ma c'erano molte e-mails di insulti.
La subacquea non credo che si divida in sub tecnici e
piscinari/ricreativi,
credo che si divida in idioti e non idioti, di qualsiasi credo essi
siano.
Vorrei fare un appello a chi vorrebbe lavorare come guida o istruttore:
non
andate a lavorare all'estero credendo di guadagnare molti soldi, ma
fatelo
per il piacere di farlo.
Le ultime due stagioni le ho fatte con un tour operator che da le
immersioni
comprese nel pacchetto viaggio, per chi ha già un brevetto, il che
significava portare la subacquea a livello del ping pong o delle canoe,
semplicemente un servizio del quale tutti avevano il diritto di
usufruire.
Per fortuna che esiste la selezione naturale:il mare non è la piscina
della
città e non tutti i mari sono come le Maldive.
A Zanzibar basta uscire dalla barriera per vedere la gente stare male,
questo succede in agosto, settembre ed ottobre, fino a che non cambia il
vento, perché non tutti sanno che sotto l'equatore le stagioni sono
l'opposto delle nostre il che significa che ad agosto siamo alla fine
dell'inverno.
Cari signori esperti sub, informatevi.
Ne ho anche per i tech divers.
L'anno scorso alle Maldive mi è capitato di portare in immersione un sub
professionale, uno di quelli che di lavoro effettua interventi
sott'acqua
anche ad elevate profondità.
Passava tutta la durata delle immersioni a mezz'acqua, guardando nel
blu,
per vedere non so cosa e con un assetto tipo "ho il gav pieno perché,
con
tutti i piombi che ho, altrimenti affonderei".
Forse non si cagava in mano a 100mt, ma si ciucciava tanta di quell'aria
che
avrei fatto mezza immersione con il suo consumo: io finivo con 90/100
bar e
lui saliva a malapena con 50 bar.
Cerchiamo di essere più umili e godiamo di quello che ci viene dato, non
serve dichiararsi subacquei, o mettere il simbolino della scubapro sulla
macchina per diventare bravi, ma si deve solo provare piacere ad andare
in
acqua, anche a 5 mt.
Quindi caro Silvano, non serve solo far capire che la profondità non è
tutto, ma bisognerebbe insegnare ad apprezzare ciò che si ha intorno,
anche
durante una uscita di snorkeling.
Il mio è stato un semplice sfogo e spero di potere far capire ai miei
figli
ciò che io ritengo importante, se ci riuscissi avrei attenuto un grande
risultato, insegnanti si diventa, purtroppo con molto meno anche
istruttori.
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