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Report di un incidente
(troppo vecchio per rispondere)
Fabio
2003-11-11 17:51:51 UTC
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Un caro saluto a tutta la lista, anche se in un periodo molto difficile come
questo.
Prima di dare inizio al report della tragedia, vorrei assicurare tutti che
non ho mai pensato di farla passare nel silenzio.
Non solo evidentemente non sarebbe stato possibile, ma soprattutto non lo
avrei mai accettato sia per l’associazione che rappresento e con la quale mi
trovo bene anche in questi momenti di “indagine” (sono infatti in stato di
sospensione cautelativa da tutte le mie attività), sia per il Team con il
quale ho lavorato meravigliosamente per mesi, sia per il mio indimenticabile
amico Guido (Hurco) e ancora di più per me stesso.
Sin dal primo momento ho avuto intenzione di rendere pubblico quanto
successo: se questo report arriva in ritardo rispetto alla sventura è perché
l’autopsia è stata operata immediatamente ed i risultati di essa, a detta
del medico legale, erano molto chiari.
In accordo con la Presidenza PSA ho deciso di aspettare tali risultati che,
a quanto pareva, sarebbero arrivati di lì a pochi giorni.
Abbiamo aspettato i risultati giorno dopo giorno.
E sono passati troppi giorni.
Ora mi pare purtroppo chiaro che i tempi per avere ufficialmente (anche se
ufficiosamente abbiamo le risultanze) tali documenti appaiono estremamente
dilatati: non è possibile stabilire quando.
Dato quindi il prolungarsi dell’attesa a tempo indeterminato, non desidero
più aspettare e voglio offrire quanto nelle mie mani anche se non chiude
completamente il quadro.
A tale proposito, fornirò in futuro ogni ulteriore informazione appena sarà
disponibile.
Per il momento, tutto quello che posso scrivere, è annotare ogni minimo
particolare che è accaduto sotto i miei occhi.
I partecipanti all’immersione sono stati il sottoscritto in qualità di
istruttore trimix 100 PSA, Guido, caro amico e compagno di molte immersioni
nonché allievo, e Fabrizio, trimix 100 diver PSA.
Fabrizio, un mio amico, essendo venuto a sapere, durante la settimana
precedente l’immersione, che avremmo effettuato un’immersione in miscela, mi
chiede se si può aggregare a me e a Guido: non ci trovo nulla in contrario e
quindi gli do appuntamento per il sabato 25 ottobre 2003.
Il ritrovo è fissato per le ore 14.00 in località Valbrona, Onno (LC) per
effettuare un’immersione conosciuta dai subacquei come “La faglia del
Quensito”.
Dopo aver effettuato l’analisi dei gas, poiché le miscele di Fabrizio sono
quelle che hanno un maggior contenuto di gas inerte, procediamo alla
pianificazione dell’immersione in base ai suoi gas.
Sebbene disponessimo tutti di ean50, si decide di pianificare la
decompressione in ean48, aggiungendo così un fattore di conservativismo
all’immersione (Fabrizio, avrebbe utilizzato comunque l’ean50).
Inoltre, poiché il sito di immersione era già noto sia a me sia a Guido in
quanto ci eravamo già immersi altre volte in quella zona, decidiamo di
pianificare come massima profondità dell’immersione i 104mt, profondità che,
con il lago basso come in questo periodo, è addirittura superiore alla
massima profondità raggiunta dal pianoro di fango che si trova alla base
della parete, meta della nostra immersione.
Così facendo, inoltre, poiché l’allievo non avrebbe dovuto superare i 100mt
di profondità, abbiamo aggiunto un ulteriore fattore di conservativismo e
quindi di sicurezza all’immersione.
L’immersione viene così pianificata con il software Abyss:
- partenza dalla superficie con ean32;
- velocità di discesa 15mt/min poiché il primo tratto è su un pianoro di
fango poco pendente;
- arrivo a 40mt al terzo minuto e passaggio alla miscela di fondo (heliair
10,5%O2);
- discesa lungo la prima parete (la cui sommità è proprio a 40mt di
profondità) a una velocità di 20mt/min;
- arrivo alla base della prima parete a 60mt di profondità al 4°minuto;
- si costeggia la base (che è tra i 58mt e i 62mt di profondità) della prima
parete a 60mt per 7 minuti;
- arrivo alla spaccatura presente nella seconda parete all’11° minuto;
- discesa lunga la spaccatura a 25mt/min;
- arrivo ai piedi della parete in due minuti (quindi al 13° minuto);
- stacco dal fondo al 17° minuto; risalita lungo la spaccatura a 10mt/min;
- a 40mt cambio volante tra miscela di fondo ed ean32;
- prosecuzione della risalita, sempre a una velocità di 10mt/min fino alla
prima tappa decompressiva;
- a 21mt, cambio in ean48 e prosecuzione della decompressione.
Ho poi effettuato il briefing e l’ho fatto ripetere a entrambi senza alcun
problema.
Abbiamo quindi effettuato i controlli reciproci delle attrezzature, delle
consuete procedure anche di emergenza e poiché era tutto in ordine compreso
l’aspetto fisico e psicologico ci siamo infilati le attrezzature e siamo
entrati in acqua dalla spiaggia, dove abbiamo agganciato le decompressive.
Mentre nuotavamo in superficie per coprire i circa 40mt che separano la
spiaggia dal punto di ingresso, abbiamo depositato la boa segnasub.
L’umore era ottimo: io avevo un solo allievo molto bravo che aveva ben
superato tutti i livelli precedenti (70, 80 e 90) del corso trimix senza
aver mai avuto necessità di ripetizioni o recuperi.
Insomma, pensavamo di avviarci a una felice conclusione del corso.
Un corso che mai aveva presentato problemi.
Raggiunto il punto di ingresso, abbiamo rieffettuato il controllo reciproco
delle attrezzature e abbiamo infine dato luogo al briefing riassuntivo,
quello che sottolinea le note basi dell’immersione. Anche in questo caso, la
lucidità di Guido è stata totale.
Poco prima di scambiarci l’ok per la discesa, a Guido si è rotto il
cinturino della maschera: gli ho chiesto se voleva rinunciare all’immersione
ma lui mi ha risposto di no mentre estraeva la maschera di scorta, la
indossava e riponeva in tasca quella rotta senza dare alcun segno di stress.
Messi gli erogatori dell’ean32 in bocca e ricevuto il segnale di “ok per
scendere” da tutti, abbiamo scaricato i jacket e ci siamo ritrovati su un
pianoro fangoso alla profondità di 10mt: ho chiesto a Guido se aveva
problemi di compensazione e, alla sua risposta negativa, abbiamo cominciato
a scendere seguendo il fondo stando uno affianco all’altro.
Raggiunta la sommità della prima parete a 40mt di profondità dopo circa tre
minuti, faccio il segnale convenuto per il cambio di erogatore (per passare
alla miscela di fondo) ed entrambi lo eseguiamo.
Ci lasciamo quindi scivolare verso il fondo della prima parete; raggiuntolo,
restiamo in assetto a circa 60mt e iniziamo a costeggiare la parete
tenendola alla destra.
Quando raggiungiamo la spaccatura nella seconda parete, abbiamo accumulato
quasi un minuto di ritardo a causa della visibilità non molto buona. Non
importa.
Come pianificato, Guido ci richiama ed effettuiamo il controllo delle
pressioni nelle bombole contenenti mix di fondo: siamo tutti e tre
abbondantemente all’interno dei consumi programmati (Guido, che aveva un
bibo a bottiglie separate, ha effettuato correttamente i cambi degli
erogatori perché la pressione nelle due bombole è praticamente equivalente
–una bottiglia contiene circa 5bar più dell’altra, ovvero 170 e 175bar-).
A questo punto, però, abbiamo quasi due minuti di ritardo. Poco male: vorrà
dire che il tempo che passeremo alla massima profondità sarà inferiore a
quello pianificato a tutto vantaggio di una maggiore desaturazione dei
tessuti.
Chiedo l’ok alla discesa e dopo che ho ricevuto il corrispondente segnale,
scarichiamo il jacket e ci dirigiamo, fronte alla parete, alla base della
stessa.
Arriviamo sul fondo poco dopo il quindicesimo minuto e poiché resta poco
tempo, una volta ricevuto un ok da tutti, cerco di far “sforare” Guido
dirigendomi proprio sul fondo della parete a circa 101mt di profondità, ma
lui, tiene perfettamente la quota, mi richiama con la torcia e
contemporaneamente mi segnala un minuto alla risalita.
Il minuto passa molto rapidamente e così, dopo che Guido ci ha segnalato la
fine del tempo di fondo pianificato e dopo che gli abbiamo risposto la
conferma, cominciamo la risalita.
Io precedo, Guido è alla mia sinistra, a metà del mio corpo, mentre Fabrizio
è alla mia destra sempre a metà del mio corpo.
La risalita, programmata a una velocità di 10mt/min, procede per tutti
regolare; in più occasioni ci siamo scambiati dei segnali di ok.
Sino a questo momento, nulla in assoluto era andato benché minimamente
storto.
Stavamo praticamente chiudendo un’immersione da manuale, facile, senza
preoccupazioni, senza pressioni, in scioltezza.
In prossimità del cappello della seconda parete (il fondo prosegue poi con
una distesa di fango inclinata di 45°), situato a circa 40mt di profondità,
dovevamo rieffettuare il cambio per passare dalla miscela di fondo a quella
di viaggio ean32.
A circa 45mt di profondità, noto dei movimenti delle braccia di Fabrizio
come a chiamarmi; mi volto verso di lui ma è un falso allarme: tutto
regolare.
Proprio a questo punto siamo praticamente giunti alla quota del cambio e
quindi mi rivolto subito verso Guido per avvisarlo di tenersi pronto ad
effettuare il cambio miscela ma lui non si trova più al mio fianco: è circa
un metro e mezzo sopra di me.
Intuisco che c’è qualcosa che non va, che qualcosa è cambiato.
Pinneggio e carico il jacket; raggiungo subito Guido, lo afferro per una
pinna con la mano destra mentre scarico il mio jacket con la mano sinistra
per rallentare la sua ascesa ancora non veloce.
La sensazione si traduce in certezza quando sento e vedo che Guido non
reagisce minimamente alla situazione: resta immobile senza alcuna reazione
di alcun tipo, nemmeno di stress o di panico.
E’ assolutamente fermo.
Non vedo le sue bolle di scarico, ha gli occhi sbarrati e non ha nessun
erogatore in bocca.
Fabrizio assiste impotente al succedersi dei fatti.
Realizzo che sott’acqua non posso fare assolutamente niente per aiutare il
mio caro amico, che appare svenuto.
Guido ora aumenta la velocità di ascesa sempre più: non serve che lo
trattenga o lo stoppi in acqua, non potrei comunque fare nulla a causa delle
sue condizioni. Né posso seguirlo fino alla superficie a causa della lunga
decompressione da effettuare.
In superficie avevo peraltro notato che erano appena arrivati degli altri
subacquei. Questi avrebbero immediatamente allertato i soccorsi.
Nella speranza di poterlo salvare solo fuori dall’acqua (speranza che,
dentro me, sapevo comunque ormai vana), lascio quindi andare Guido che
procede la propria ascesa alla superficie.
Mi ritrovo vicino a Fabrizio e, distrutti, effettuiamo la decompressione e
terminiamo l’immersione.
Appena mettiamo la testa fuori dall’acqua, sentiamo arrivare l’elicottero
del Pronto Soccorso, che infatti era stato allertato dal gruppo di sub.
Quello di loro che ha recuperato e portato il corpo di Guido fin sulla
spiaggia, ha detto di averlo trovato già deceduto.
Non so che cosa sia successo, lo dirà la perizia. So solo che
improvvisamente ho trovato Guido spento, svenuto.
Sono convinto che in acqua non avrei potuto fare nulla, se avessi potuto
fare qualcosa lo avrei fatto.
Spero che i risultati ufficiali della perizia arrivino al più presto.
Porgo a Guido, alla famiglia e agli amici tutti, tutto il mio dispiacere.
Non lo dimenticherò come non dimenticherò questa esperienza tragica.

Fabio Moneta

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Aquila
2003-11-11 18:00:07 UTC
Permalink
ciao Fabio
sono Fiorella (spero ti ricordi di me ci siamo visti altre volte anche con
Walter)
non ho parole e, in una situazione come questa, come già ho scritto in
un'altro thread, prima di fare commenti, è meglio tacere e aspettare notizie
certe.
Sono certa che hai fatto il possibile per il tuo sfortunato amico.
Coraggio
Fiorella Bertini
Post by Fabio
Un caro saluto a tutta la lista, anche se in un periodo molto difficile come
questo.
Prima di dare inizio al report della tragedia, vorrei assicurare tutti che
non ho mai pensato di farla passare nel silenzio.
Non solo evidentemente non sarebbe stato possibile, ma soprattutto non lo
avrei mai accettato sia per l’associazione che rappresento e con la quale mi
trovo bene anche in questi momenti di “indagine” (sono infatti in stato di
sospensione cautelativa da tutte le mie attività), sia per il Team con il
quale ho lavorato meravigliosamente per mesi, sia per il mio
indimenticabile
Post by Fabio
amico Guido (Hurco) e ancora di più per me stesso.
Sin dal primo momento ho avuto intenzione di rendere pubblico quanto
successo: se questo report arriva in ritardo rispetto alla sventura è perché
l’autopsia è stata operata immediatamente ed i risultati di essa, a detta
del medico legale, erano molto chiari.
In accordo con la Presidenza PSA ho deciso di aspettare tali risultati che,
a quanto pareva, sarebbero arrivati di lì a pochi giorni.
Abbiamo aspettato i risultati giorno dopo giorno.
E sono passati troppi giorni.
Ora mi pare purtroppo chiaro che i tempi per avere ufficialmente (anche se
ufficiosamente abbiamo le risultanze) tali documenti appaiono estremamente
dilatati: non è possibile stabilire quando.
Dato quindi il prolungarsi dell’attesa a tempo indeterminato, non desidero
più aspettare e voglio offrire quanto nelle mie mani anche se non chiude
completamente il quadro.
A tale proposito, fornirò in futuro ogni ulteriore informazione appena sarà
disponibile.
Per il momento, tutto quello che posso scrivere, è annotare ogni minimo
particolare che è accaduto sotto i miei occhi.
I partecipanti all’immersione sono stati il sottoscritto in qualità di
istruttore trimix 100 PSA, Guido, caro amico e compagno di molte immersioni
nonché allievo, e Fabrizio, trimix 100 diver PSA.
Fabrizio, un mio amico, essendo venuto a sapere, durante la settimana
precedente l’immersione, che avremmo effettuato un’immersione in miscela, mi
chiede se si può aggregare a me e a Guido: non ci trovo nulla in contrario e
quindi gli do appuntamento per il sabato 25 ottobre 2003.
Il ritrovo è fissato per le ore 14.00 in località Valbrona, Onno (LC) per
effettuare un’immersione conosciuta dai subacquei come “La faglia del
Quensito”.
Dopo aver effettuato l’analisi dei gas, poiché le miscele di Fabrizio sono
quelle che hanno un maggior contenuto di gas inerte, procediamo alla
pianificazione dell’immersione in base ai suoi gas.
Sebbene disponessimo tutti di ean50, si decide di pianificare la
decompressione in ean48, aggiungendo così un fattore di conservativismo
all’immersione (Fabrizio, avrebbe utilizzato comunque l’ean50).
Inoltre, poiché il sito di immersione era già noto sia a me sia a Guido in
quanto ci eravamo già immersi altre volte in quella zona, decidiamo di
pianificare come massima profondità dell’immersione i 104mt, profondità che,
con il lago basso come in questo periodo, è addirittura superiore alla
massima profondità raggiunta dal pianoro di fango che si trova alla base
della parete, meta della nostra immersione.
Così facendo, inoltre, poiché l’allievo non avrebbe dovuto superare i 100mt
di profondità, abbiamo aggiunto un ulteriore fattore di conservativismo e
quindi di sicurezza all’immersione.
- partenza dalla superficie con ean32;
- velocità di discesa 15mt/min poiché il primo tratto è su un pianoro di
fango poco pendente;
- arrivo a 40mt al terzo minuto e passaggio alla miscela di fondo (heliair
10,5%O2);
- discesa lungo la prima parete (la cui sommità è proprio a 40mt di
profondità) a una velocità di 20mt/min;
- arrivo alla base della prima parete a 60mt di profondità al 4°minuto;
- si costeggia la base (che è tra i 58mt e i 62mt di profondità) della prima
parete a 60mt per 7 minuti;
- arrivo alla spaccatura presente nella seconda parete all’11° minuto;
- discesa lunga la spaccatura a 25mt/min;
- arrivo ai piedi della parete in due minuti (quindi al 13° minuto);
- stacco dal fondo al 17° minuto; risalita lungo la spaccatura a 10mt/min;
- a 40mt cambio volante tra miscela di fondo ed ean32;
- prosecuzione della risalita, sempre a una velocità di 10mt/min fino alla
prima tappa decompressiva;
- a 21mt, cambio in ean48 e prosecuzione della decompressione.
Ho poi effettuato il briefing e l’ho fatto ripetere a entrambi senza alcun
problema.
Abbiamo quindi effettuato i controlli reciproci delle attrezzature, delle
consuete procedure anche di emergenza e poiché era tutto in ordine compreso
l’aspetto fisico e psicologico ci siamo infilati le attrezzature e siamo
entrati in acqua dalla spiaggia, dove abbiamo agganciato le decompressive.
Mentre nuotavamo in superficie per coprire i circa 40mt che separano la
spiaggia dal punto di ingresso, abbiamo depositato la boa segnasub.
L’umore era ottimo: io avevo un solo allievo molto bravo che aveva ben
superato tutti i livelli precedenti (70, 80 e 90) del corso trimix senza
aver mai avuto necessità di ripetizioni o recuperi.
Insomma, pensavamo di avviarci a una felice conclusione del corso.
Un corso che mai aveva presentato problemi.
Raggiunto il punto di ingresso, abbiamo rieffettuato il controllo reciproco
delle attrezzature e abbiamo infine dato luogo al briefing riassuntivo,
quello che sottolinea le note basi dell’immersione. Anche in questo caso, la
lucidità di Guido è stata totale.
Poco prima di scambiarci l’ok per la discesa, a Guido si è rotto il
cinturino della maschera: gli ho chiesto se voleva rinunciare all’
immersione
Post by Fabio
ma lui mi ha risposto di no mentre estraeva la maschera di scorta, la
indossava e riponeva in tasca quella rotta senza dare alcun segno di stress.
Messi gli erogatori dell’ean32 in bocca e ricevuto il segnale di “ok per
scendere” da tutti, abbiamo scaricato i jacket e ci siamo ritrovati su un
pianoro fangoso alla profondità di 10mt: ho chiesto a Guido se aveva
problemi di compensazione e, alla sua risposta negativa, abbiamo cominciato
a scendere seguendo il fondo stando uno affianco all’altro.
Raggiunta la sommità della prima parete a 40mt di profondità dopo circa tre
minuti, faccio il segnale convenuto per il cambio di erogatore (per passare
alla miscela di fondo) ed entrambi lo eseguiamo.
Ci lasciamo quindi scivolare verso il fondo della prima parete; raggiuntolo,
restiamo in assetto a circa 60mt e iniziamo a costeggiare la parete
tenendola alla destra.
Quando raggiungiamo la spaccatura nella seconda parete, abbiamo accumulato
quasi un minuto di ritardo a causa della visibilità non molto buona. Non
importa.
Come pianificato, Guido ci richiama ed effettuiamo il controllo delle
pressioni nelle bombole contenenti mix di fondo: siamo tutti e tre
abbondantemente all’interno dei consumi programmati (Guido, che aveva un
bibo a bottiglie separate, ha effettuato correttamente i cambi degli
erogatori perché la pressione nelle due bombole è praticamente equivalente
–una bottiglia contiene circa 5bar più dell’altra, ovvero 170 e 175bar-).
A questo punto, però, abbiamo quasi due minuti di ritardo. Poco male: vorrà
dire che il tempo che passeremo alla massima profondità sarà inferiore a
quello pianificato a tutto vantaggio di una maggiore desaturazione dei
tessuti.
Chiedo l’ok alla discesa e dopo che ho ricevuto il corrispondente segnale,
scarichiamo il jacket e ci dirigiamo, fronte alla parete, alla base della
stessa.
Arriviamo sul fondo poco dopo il quindicesimo minuto e poiché resta poco
tempo, una volta ricevuto un ok da tutti, cerco di far “sforare” Guido
dirigendomi proprio sul fondo della parete a circa 101mt di profondità, ma
lui, tiene perfettamente la quota, mi richiama con la torcia e
contemporaneamente mi segnala un minuto alla risalita.
Il minuto passa molto rapidamente e così, dopo che Guido ci ha segnalato la
fine del tempo di fondo pianificato e dopo che gli abbiamo risposto la
conferma, cominciamo la risalita.
Io precedo, Guido è alla mia sinistra, a metà del mio corpo, mentre Fabrizio
è alla mia destra sempre a metà del mio corpo.
La risalita, programmata a una velocità di 10mt/min, procede per tutti
regolare; in più occasioni ci siamo scambiati dei segnali di ok.
Sino a questo momento, nulla in assoluto era andato benché minimamente
storto.
Stavamo praticamente chiudendo un’immersione da manuale, facile, senza
preoccupazioni, senza pressioni, in scioltezza.
In prossimità del cappello della seconda parete (il fondo prosegue poi con
una distesa di fango inclinata di 45°), situato a circa 40mt di profondità,
dovevamo rieffettuare il cambio per passare dalla miscela di fondo a quella
di viaggio ean32.
A circa 45mt di profondità, noto dei movimenti delle braccia di Fabrizio
come a chiamarmi; mi volto verso di lui ma è un falso allarme: tutto
regolare.
Proprio a questo punto siamo praticamente giunti alla quota del cambio e
quindi mi rivolto subito verso Guido per avvisarlo di tenersi pronto ad
effettuare il cambio miscela ma lui non si trova più al mio fianco: è circa
un metro e mezzo sopra di me.
Intuisco che c’è qualcosa che non va, che qualcosa è cambiato.
Pinneggio e carico il jacket; raggiungo subito Guido, lo afferro per una
pinna con la mano destra mentre scarico il mio jacket con la mano sinistra
per rallentare la sua ascesa ancora non veloce.
La sensazione si traduce in certezza quando sento e vedo che Guido non
reagisce minimamente alla situazione: resta immobile senza alcuna reazione
di alcun tipo, nemmeno di stress o di panico.
E’ assolutamente fermo.
Non vedo le sue bolle di scarico, ha gli occhi sbarrati e non ha nessun
erogatore in bocca.
Fabrizio assiste impotente al succedersi dei fatti.
Realizzo che sott’acqua non posso fare assolutamente niente per aiutare il
mio caro amico, che appare svenuto.
Guido ora aumenta la velocità di ascesa sempre più: non serve che lo
trattenga o lo stoppi in acqua, non potrei comunque fare nulla a causa delle
sue condizioni. Né posso seguirlo fino alla superficie a causa della lunga
decompressione da effettuare.
In superficie avevo peraltro notato che erano appena arrivati degli altri
subacquei. Questi avrebbero immediatamente allertato i soccorsi.
Nella speranza di poterlo salvare solo fuori dall’acqua (speranza che,
dentro me, sapevo comunque ormai vana), lascio quindi andare Guido che
procede la propria ascesa alla superficie.
Mi ritrovo vicino a Fabrizio e, distrutti, effettuiamo la decompressione e
terminiamo l’immersione.
Appena mettiamo la testa fuori dall’acqua, sentiamo arrivare l’elicottero
del Pronto Soccorso, che infatti era stato allertato dal gruppo di sub.
Quello di loro che ha recuperato e portato il corpo di Guido fin sulla
spiaggia, ha detto di averlo trovato già deceduto.
Non so che cosa sia successo, lo dirà la perizia. So solo che
improvvisamente ho trovato Guido spento, svenuto.
Sono convinto che in acqua non avrei potuto fare nulla, se avessi potuto
fare qualcosa lo avrei fatto.
Spero che i risultati ufficiali della perizia arrivino al più presto.
Porgo a Guido, alla famiglia e agli amici tutti, tutto il mio dispiacere.
Non lo dimenticherò come non dimenticherò questa esperienza tragica.
Fabio Moneta
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Roberto Petillo
2003-11-11 18:07:53 UTC
Permalink
Non ci conosciamo, ma sento lo stesso la voglia di porgerti la mia
solidarietà per il tragico avvenimento, e mi unisco, per quanto possibile al
tuo dolore e a quello dei familiari.

Roberto
@
2003-11-11 18:39:43 UTC
Permalink
Post by Fabio
Un caro saluto a tutta la lista, anche se in un periodo molto difficile come
questo.
Grazie mille Fabio. Credo che ora sia giusto esprimere le condoglianze ad
una persona vicina alla vittima.
Vorrei scriverti in privato fammi sapere se posso
saluti

--
--
Andrea T.
www.gravitazero.org
Babe
2003-11-11 21:01:19 UTC
Permalink
Post by Fabio
Un caro saluto a tutta la lista, anche se in un periodo molto difficile come
questo
Fabio, noi non ci conosciamo, in questi momenti non ci sono parole..
un abbraccio

Luca
Max max
2003-11-11 21:03:17 UTC
Permalink
Post by Fabio
Sin dal primo momento ho avuto intenzione di rendere pubblico quanto
successo
............
A tale proposito, fornirò in futuro ogni ulteriore informazione appena sarà
Post by Fabio
disponibile.
Encomiabile.
--
Max max
Tutela anche tu il tuo hobby da indebite ingerenze.
Costituisci una sezione dell'Associazione Italiana
Liberi Subacquei http://www.liberisub.it
redazione Captain Nemo
2003-11-12 08:41:56 UTC
Permalink
Dato che il Signor Moneta ha scelto, dopo averlo concertato con il
Suo Presidente Marco Braga, questo forum pubblico per ''spiegare''
gli eventi che hanno portato alla morte del Suo ''amico'' Guido
Bonazzo, cogliamo l'occasione per porgli alcune domande che serviranno
a chiarire meglio i fatti.
1. Come mai nella pianificazione dell'immersione si è deciso di
utilizzare solo miscele ean e non aria, come nello standard PSA? Come
mai il Sig. Moneta ha preso questa decisione quando, davanti a testimoni,
solo meno di un mese prima aveva ribadito che l'aria come miscela
di viaggio era corretta? E come mai avrebbe violato lo standard, se Marco
Braga ha richiamato numerosi istruttori PSA perchè non utilizzavano
aria ma ean come miscela di viaggio?
2. Come mai non era presente un assistente istruttore qualificato,
come nello standard PSA?
3. Come mai era invece presente un diver non abilitato all'operatività
didattica, in violazione agli standard PSA?
4. Come mai l'istruttore ha pianificato tempi di fondo tali da
''impedirgli'' di riportare a galla l'infortunato, invece di seguire
gli standard dell'immersione ''blindata'' voluti da Marco Braga con
tempi di fondo irrealistici e ridottissimi tali da poter tornare
illesi in superficie anche con pallonate?
5. Come mai erano previsti ''cambi volanti'' di miscele, quando negli
standard PSA si prevede che durante i corsi l'istruttore debba avere
richiesta e dare autorizzazione ai cambi, controllandone l'esecuzione?
6. Come mai l'istruttore non ha quantomeno ''accompagnato'' la vittima
verso la superficie, mantenendogli l'erogatore in bocca, richiamando
i soccorsi da parte di subacquei presenti ed evitando ulteriori
danni organici? Ricordiamo che la morte può essere dichiarata solo
da un medico e dopo controlli completi, e magari lunghi tentativi
di rianimazione.
7. Come mai il Sig. Moneta, che sul sito Tekdive e in numerosi precedenti
interventi pubblici, dichiarava di effettuare corsi sicuri e di addestrare
e addestrarsi al salvataggio, ha rinunciato a QUALSIASI tentativo, nonostante
che dal momento in cui ha ''visto'' la vittima senza erogatore al precedente
accertamento che tutto andava bene, possono essere passati, a suo dire, solo
pochi attimi?
8. Che tipo di accertamento medico era stato richiesto alla vittima dal
suo istruttore? Chi era il medico? E chi custodisce questi accertamenti?
9. Come mai il Sig. Moneta, che si dice cosi' ''sconvolto'' dalla morte
dell'amico e allievo, solo due giorni dopo
la morte di Bonazzo, ha postato su un sito Internet
una mail in cui teneva unicamente ad autocelebrare se stesso e
il suo team (capeggiato da Walter Mariani e supervisionato da Marco Braga),
per una esplorazione proprio nel lago di Como?
10. Come mai il Sig. Moneta non risponde alle opinioni della nostra rivista,
che ne ospiterebbe volentieri qualsiasi dichiarazione e smentita, che lo
ritiene responsabile di omicidio colposo e di costituzione di una
associazione a delinquere con altri membri della PSA per coprire illegalmente
fatti e azioni che hanno provocato oggettivamente la morte di Bonazzo, e che
costituiscono costantemente pericolo grave per la salute dei cittadini?
Certi di cominciare a ricevere risposte esaurienti, ringraziamo.
La redazione di Captain Nemo
www.captainnemomagazine.net
Poseidon
2003-11-12 11:28:16 UTC
Permalink
Premetto che non conosco il Sig. Moneta, nè la sua didattica, ma in questo
momento sono vicino al suo dolore.
A Voi invece vorrei rivolgere qualche domanda:
COME MAI continuate a rompere i coglioni con questi interrogativi? E'forse
compito Vostro risolvere il caso? C'è qualcosa di personale fra Voi e la
PSA o con il sig. Moneta? Come mai attaccate sempre tutti? Fate tutto
questo solo per pubblicità al Vostro sito?


Domy

P.S. Fate sparire quella vignetta dal sito che è vergognosa come le Vostre
insinuazioni.
Post by redazione Captain Nemo
Dato che il Signor Moneta ha scelto, dopo averlo concertato con il
Suo Presidente Marco Braga, questo forum pubblico per ''spiegare''
gli eventi che hanno portato alla morte del Suo ''amico'' Guido
Bonazzo, cogliamo l'occasione per porgli alcune domande che serviranno
a chiarire meglio i fatti.
1. Come mai nella pianificazione dell'immersione si è deciso di
utilizzare solo miscele ean e non aria, come nello standard PSA? Come
mai il Sig. Moneta ha preso questa decisione quando, davanti a testimoni,
solo meno di un mese prima aveva ribadito che l'aria come miscela
di viaggio era corretta? E come mai avrebbe violato lo standard, se Marco
Braga ha richiamato numerosi istruttori PSA perchè non utilizzavano
aria ma ean come miscela di viaggio?
2. Come mai non era presente un assistente istruttore qualificato,
come nello standard PSA?
3. Come mai era invece presente un diver non abilitato all'operatività
didattica, in violazione agli standard PSA?
4. Come mai l'istruttore ha pianificato tempi di fondo tali da
''impedirgli'' di riportare a galla l'infortunato, invece di seguire
gli standard dell'immersione ''blindata'' voluti da Marco Braga con
tempi di fondo irrealistici e ridottissimi tali da poter tornare
illesi in superficie anche con pallonate?
5. Come mai erano previsti ''cambi volanti'' di miscele, quando negli
standard PSA si prevede che durante i corsi l'istruttore debba avere
richiesta e dare autorizzazione ai cambi, controllandone l'esecuzione?
6. Come mai l'istruttore non ha quantomeno ''accompagnato'' la vittima
verso la superficie, mantenendogli l'erogatore in bocca, richiamando
i soccorsi da parte di subacquei presenti ed evitando ulteriori
danni organici? Ricordiamo che la morte può essere dichiarata solo
da un medico e dopo controlli completi, e magari lunghi tentativi
di rianimazione.
7. Come mai il Sig. Moneta, che sul sito Tekdive e in numerosi precedenti
interventi pubblici, dichiarava di effettuare corsi sicuri e di addestrare
e addestrarsi al salvataggio, ha rinunciato a QUALSIASI tentativo, nonostante
che dal momento in cui ha ''visto'' la vittima senza erogatore al precedente
accertamento che tutto andava bene, possono essere passati, a suo dire, solo
pochi attimi?
8. Che tipo di accertamento medico era stato richiesto alla vittima dal
suo istruttore? Chi era il medico? E chi custodisce questi accertamenti?
9. Come mai il Sig. Moneta, che si dice cosi' ''sconvolto'' dalla morte
dell'amico e allievo, solo due giorni dopo
la morte di Bonazzo, ha postato su un sito Internet
una mail in cui teneva unicamente ad autocelebrare se stesso e
il suo team (capeggiato da Walter Mariani e supervisionato da Marco Braga),
per una esplorazione proprio nel lago di Como?
10. Come mai il Sig. Moneta non risponde alle opinioni della nostra rivista,
che ne ospiterebbe volentieri qualsiasi dichiarazione e smentita, che lo
ritiene responsabile di omicidio colposo e di costituzione di una
associazione a delinquere con altri membri della PSA per coprire illegalmente
fatti e azioni che hanno provocato oggettivamente la morte di Bonazzo, e che
costituiscono costantemente pericolo grave per la salute dei cittadini?
Certi di cominciare a ricevere risposte esaurienti, ringraziamo.
La redazione di Captain Nemo
www.captainnemomagazine.net
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Gianky
2003-11-12 12:57:16 UTC
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Adesso aspettati una bella mail affettuosa in pvt dal sig. SDC.
Post by Poseidon
Premetto che non conosco il Sig. Moneta, nè la sua didattica, ma in questo
momento sono vicino al suo dolore.
COME MAI continuate a rompere i coglioni con questi interrogativi? E'forse
compito Vostro risolvere il caso? C'è qualcosa di personale fra Voi e la
PSA o con il sig. Moneta? Come mai attaccate sempre tutti? Fate tutto
questo solo per pubblicità al Vostro sito?
Domy
Poseidon
2003-11-12 14:41:10 UTC
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Post by Gianky
Adesso aspettati una bella mail affettuosa in pvt dal sig. SDC.
Ha fatto così anche con gli altri?
Aspetto non ho problemi

domy
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Gianky
2003-11-12 20:50:01 UTC
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Post by Poseidon
Ha fatto così anche con gli altri?
Aspetto non ho problemi
domy
Sissi!!!!
Silvano
2003-11-12 13:12:24 UTC
Permalink
Beh, come pubblicità è un po' miserina, a proposito: se sul sito captain
nemo si scorre giù giù in fondo alla home page compare un piccolissimo
quadratino che, se cliccato, fa comparire i dati di visione del
sito.....molto ma molto scarsi.

"Poseidon" <***@xxx.tin.it> ha scritto nel messaggio news:bot5ho$sml$***@news.newsland.it...
Fate tutto
Post by Poseidon
questo solo per pubblicità al Vostro sito?
Domy
redazione Captain Nemo
2003-11-12 15:34:30 UTC
Permalink
Egregio signore,
il tuo scritto è interessante e pone molti nuovi interrogativi
ai tanti che nascono dal post di Moneta.
Prima di tutto chi sei, e poi come mai sei vicino al dolore di
Moneta e non a quello della famiglia di Guido Bonazzo, ai suoi cari
che sicuramente vorranno sapere cosa è successo veramente al
congiunto,
e che no lo saprano mai se si lascia fare a Braga e soci.
Una delle ragioni per cui ci si interessa a un caso come questo è
la ricerca della verità, che magari si sospetta, o in questo caso
si ha la certezza che venga celata.
Vedi, esimio, capisco che sia straziante per te leggere le lacrime di
coccodrillo di Moneta, ma forse dovresti figurarti lo stato di chi
ha perso un parente per un'immersione subacquea. L'angoscia di chi
non sa capacitarsi del perche' e del percome, e viene anche insultato
e offeso dalle bugie dei responsabili, che si pongono come ''amici''.
Forse dovresti chiederti come mai si vada a insegnare a una persona
a scendere in un lago buio a 100 metri di profondita' senza un
assistente,
come previsto da qualsiasi didattica, anche dalla PSA stessa.
Forse dovresti chiederti come mai ci si porta a fare questa
''passeggiata''
che presumo fosse anche pagata - a meno che non fosse uno dei tanti
corsi gratuiti, nel qual caso si capisce perche' si risparmiasse su
vari accorgimenti... - un terzo amico non addestrato alla tutela
didattica
dell'allievo.
Forse dovresti chiederti come mai Moneta ha deciso che Bonazzo fosse
morto, quando nemmeno il 118, intervenuto successivamente, si è preso
questa
responsabilita'.
Forse dovresti chiederti come mai Moneta non abbia messo in assetto
neutro la vittima, riposizionando l'erogatore e portandolo in
superficie
lentamente, non abbia evitato danni da sovradistensione e occlusione
delle
vie aeree, accertandosi di allertare i soccorsi e fornire le
indicazioni sul
profilo di immersione e le miscele usate, visto che non aveva nessun
assistente nemmeno in superficie che lo facesse per lui.
Forse dovresti chiederti come mai un istruttore che pubblicizza la
sicurezza dei
propri corsi, non e' in grado di fare una simile semplice e normale
procedura, che non comporta alcun rischio serio per se stesso, dato
che, come
di certo saprai, e' consuetudine uscire in superficie con risalite di
emergenza controllate, o per il salto in camera iperbarica, e poi
ricomprimersi. E, comunque, per salvare una vita ci si puo' anche fare
un
po' di bua, visto che fai quel MESTIERE.
Forse, ripeto forse, queste cose non ti sembrano patrimonio di
capacita'
ed esperienza in un istruttore tecnico da 100 metri, e quindi le
domande
che poniamo, in effetti, diventano solo una rottura di coglioni,
inutile,
visto che chiunque e' libero di fare come gli pare e chi se ne frega.
Forse per te un istruttore è solo una cosa inutile, una patacca dietro
la quale
c'è una persona, che non serve ad altro che a dire ero in acqua con
l'istruttore ma era come se non ci fosse...
Forse per te è normale che si vada a 100 metri, e che una persona ti
metta lassotto ''sotto stress'', e poi non sia in grado di risolvere
le cose se lo stress ti uccide. O addirittura che non si sia accertato
se puoi reggere o
meno lo stress stesso da un punto di vista medico.
Per quanto concerne il resto, si, per noi e' una questione personale.
E' personale il fatto che la subacquea sia diventata uno schifo.
E' personale il fatto che ci siano persone che sono in carcere
all'ergastolo
per aver rubato una macchina nel 1973, condannate per concorso morale,
e che
nessuno dei proprietari di agenzie didattiche che hanno personalmente
formato
e brevettato istruttori colpevoli di omicidio per aver usato i loro
sistemi
siano liberi, guadagnino e facciano anche gli esperti.
E' personale che un pezzo di merda come Fabio Moneta possa scrivere
menzogne
e versare lacrime di coccodrillo, e una banda di deficienti applauda e
scriva
una marea di cazzate ignoranti, quando una vedova sta urlando ogni
sera al
buio la propria disperazione e solitudine.
E' personale che si debba prendere posizioni forti e pubblicare
''vignette''
come quella che ridicolmente ci intimi di togliere, perche' nessun
magistrato
ha la competenza e il sostegno peritale per stabilire l'esatto
svolgimento dei
fatti, e perche' non e' piu' tempo di andare sotto casa di questi
bastardi
e sparargli in faccia, come meriterebbero.
E' molto, molto personale, t'assicuro.
Stefano Di Cagno
vice direttore
Captain Nemo
Post by Poseidon
Premetto che non conosco il Sig. Moneta, nè la sua didattica, ma in questo
momento sono vicino al suo dolore.
COME MAI continuate a rompere i coglioni con questi interrogativi? E'forse
compito Vostro risolvere il caso? C'è qualcosa di personale fra Voi e la
PSA o con il sig. Moneta? Come mai attaccate sempre tutti? Fate tutto
questo solo per pubblicità al Vostro sito?
Domy
P.S. Fate sparire quella vignetta dal sito che è vergognosa come le Vostre
insinuazioni.
Poseidon
2003-11-12 16:44:48 UTC
Permalink
Caro Stefano di Cagno,
se leggi bene nel mio post mi sono firmato e, nella mail c'è pure il
cognome.
Ho scritto di essere vicino al dolore di Fabio e non di non esserlo nei
confronti della famiglia del Bonazzo alla quale vanno le mie più sentite
condoglianze.
Al mio paese si usa gettare acqua sul fuoco non benzina come stai facendo,
vuoi dare tu una spiegazione alla famiglia in qualità di non so cosa o fai
l'avvocato e vuoi condurre tu questa causa per convincere poi tutti noi
Tek a non andare più a certe profondità o a farlo con la didattica che più
vi piace?
Credo che tu e la tua redazione stiate scrivendo una "marea di cazzate"
che a noi "banda di deficienti" non ci interessano minimamente, le Vostre
lotte con le varie didattiche le conosciamo.
Il sig. Fabio Moneta ha dato una spiegazione anche se non era tenuto a
farlo in questa sede e voi oltre ad accusarlo di omicidio (chi cazzo siete
per farlo?)gli date anche del pezzo di merda, non conoscendo ancora
l'esito dell'autopsia.


Domenico Tripodi

P.S. Forse dovrei chiedermi perchè Vi ho letto e perchè vi ho risposto?
Post by redazione Captain Nemo
Egregio signore,
il tuo scritto è interessante e pone molti nuovi interrogativi
ai tanti che nascono dal post di Moneta.
Prima di tutto chi sei, e poi come mai sei vicino al dolore di
Moneta e non a quello della famiglia di Guido Bonazzo, ai suoi cari
che sicuramente vorranno sapere cosa è successo veramente al
congiunto,
e che no lo saprano mai se si lascia fare a Braga e soci.
Una delle ragioni per cui ci si interessa a un caso come questo è
la ricerca della verità, che magari si sospetta, o in questo caso
si ha la certezza che venga celata.
Vedi, esimio, capisco che sia straziante per te leggere le lacrime di
coccodrillo di Moneta, ma forse dovresti figurarti lo stato di chi
ha perso un parente per un'immersione subacquea. L'angoscia di chi
non sa capacitarsi del perche' e del percome, e viene anche insultato
e offeso dalle bugie dei responsabili, che si pongono come ''amici''.
Forse dovresti chiederti come mai si vada a insegnare a una persona
a scendere in un lago buio a 100 metri di profondita' senza un
assistente,
come previsto da qualsiasi didattica, anche dalla PSA stessa.
Forse dovresti chiederti come mai ci si porta a fare questa
''passeggiata''
che presumo fosse anche pagata - a meno che non fosse uno dei tanti
corsi gratuiti, nel qual caso si capisce perche' si risparmiasse su
vari accorgimenti... - un terzo amico non addestrato alla tutela
didattica
dell'allievo.
Forse dovresti chiederti come mai Moneta ha deciso che Bonazzo fosse
morto, quando nemmeno il 118, intervenuto successivamente, si è preso
questa
responsabilita'.
Forse dovresti chiederti come mai Moneta non abbia messo in assetto
neutro la vittima, riposizionando l'erogatore e portandolo in
superficie
lentamente, non abbia evitato danni da sovradistensione e occlusione
delle
vie aeree, accertandosi di allertare i soccorsi e fornire le
indicazioni sul
profilo di immersione e le miscele usate, visto che non aveva nessun
assistente nemmeno in superficie che lo facesse per lui.
Forse dovresti chiederti come mai un istruttore che pubblicizza la
sicurezza dei
propri corsi, non e' in grado di fare una simile semplice e normale
procedura, che non comporta alcun rischio serio per se stesso, dato
che, come
di certo saprai, e' consuetudine uscire in superficie con risalite di
emergenza controllate, o per il salto in camera iperbarica, e poi
ricomprimersi. E, comunque, per salvare una vita ci si puo' anche fare
un
po' di bua, visto che fai quel MESTIERE.
Forse, ripeto forse, queste cose non ti sembrano patrimonio di
capacita'
ed esperienza in un istruttore tecnico da 100 metri, e quindi le
domande
che poniamo, in effetti, diventano solo una rottura di coglioni,
inutile,
visto che chiunque e' libero di fare come gli pare e chi se ne frega.
Forse per te un istruttore è solo una cosa inutile, una patacca dietro
la quale
c'è una persona, che non serve ad altro che a dire ero in acqua con
l'istruttore ma era come se non ci fosse...
Forse per te è normale che si vada a 100 metri, e che una persona ti
metta lassotto ''sotto stress'', e poi non sia in grado di risolvere
le cose se lo stress ti uccide. O addirittura che non si sia accertato
se puoi reggere o
meno lo stress stesso da un punto di vista medico.
Per quanto concerne il resto, si, per noi e' una questione personale.
E' personale il fatto che la subacquea sia diventata uno schifo.
E' personale il fatto che ci siano persone che sono in carcere
all'ergastolo
per aver rubato una macchina nel 1973, condannate per concorso morale,
e che
nessuno dei proprietari di agenzie didattiche che hanno personalmente
formato
e brevettato istruttori colpevoli di omicidio per aver usato i loro
sistemi
siano liberi, guadagnino e facciano anche gli esperti.
E' personale che un pezzo di merda come Fabio Moneta possa scrivere
menzogne
e versare lacrime di coccodrillo, e una banda di deficienti applauda e
scriva
una marea di cazzate ignoranti, quando una vedova sta urlando ogni
sera al
buio la propria disperazione e solitudine.
E' personale che si debba prendere posizioni forti e pubblicare
''vignette''
come quella che ridicolmente ci intimi di togliere, perche' nessun
magistrato
ha la competenza e il sostegno peritale per stabilire l'esatto
svolgimento dei
fatti, e perche' non e' piu' tempo di andare sotto casa di questi
bastardi
e sparargli in faccia, come meriterebbero.
E' molto, molto personale, t'assicuro.
Stefano Di Cagno
vice direttore
Captain Nemo
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Max max
2003-11-12 22:38:58 UTC
Permalink
Post by redazione Captain Nemo
E' personale che un pezzo di merda come
Evita queste espressioni se vuoi continuare a scrivere qui.
--
Max max
Tutela anche tu il tuo hobby da indebite ingerenze.
Costituisci una sezione dell'Associazione Italiana
Liberi Subacquei http://www.liberisub.it
Sir Lancillotto
2003-11-13 08:06:30 UTC
Permalink
Non credo che la ricerca della verità spetti a te come a nessun altro qui
sopra.

Se ci sono delle responsabilità dovranno essere accertate da chi di dovere e
non certamente te.

Se non erro, MaxMax potrà venirmi in aiuto su questo, nel caso di apertura
di un inchiesta potrebbe essere fatto divieto di promulgare informazioni al
di fuori dell'ambito giudiziario, non vedo per cui il motivo di dare a te
delle informazioni.

Indipendentemente dal fatto di avere ragione o torto il sig. Moneta si è
presentato qui come una persona civile
al contrario di chi, come te, è capace solo di insulti, illazioni gratuite
ed accuse non provate.

Personalmente non conosco ne te ne Moneta ma faccio difficoltà ad
immaginarti come essere umano.
Speculare sulla morte di una persona - perchè è questo che state facendo -
per tirare acqua al vostro mulino
è il massimo della bassezza alla quale un uomo può protendere...... come si
dice in questi casi "avete raggiunto il
fondo ed avete iniziato a scavare"....................

Marco.
Post by redazione Captain Nemo
Egregio signore,
il tuo scritto è interessante e pone molti nuovi interrogativi
ai tanti che nascono dal post di Moneta.
Prima di tutto chi sei, e poi come mai sei vicino al dolore di
Moneta e non a quello della famiglia di Guido Bonazzo, ai suoi cari
che sicuramente vorranno sapere cosa è successo veramente al
congiunto,
e che no lo saprano mai se si lascia fare a Braga e soci.
Una delle ragioni per cui ci si interessa a un caso come questo è
la ricerca della verità, che magari si sospetta, o in questo caso
si ha la certezza che venga celata.
Vedi, esimio, capisco che sia straziante per te leggere le lacrime di
coccodrillo di Moneta, ma forse dovresti figurarti lo stato di chi
ha perso un parente per un'immersione subacquea. L'angoscia di chi
non sa capacitarsi del perche' e del percome, e viene anche insultato
e offeso dalle bugie dei responsabili, che si pongono come ''amici''.
Forse dovresti chiederti come mai si vada a insegnare a una persona
a scendere in un lago buio a 100 metri di profondita' senza un
assistente,
come previsto da qualsiasi didattica, anche dalla PSA stessa.
Forse dovresti chiederti come mai ci si porta a fare questa
''passeggiata''
che presumo fosse anche pagata - a meno che non fosse uno dei tanti
corsi gratuiti, nel qual caso si capisce perche' si risparmiasse su
vari accorgimenti... - un terzo amico non addestrato alla tutela
didattica
dell'allievo.
Forse dovresti chiederti come mai Moneta ha deciso che Bonazzo fosse
morto, quando nemmeno il 118, intervenuto successivamente, si è preso
questa
responsabilita'.
Forse dovresti chiederti come mai Moneta non abbia messo in assetto
neutro la vittima, riposizionando l'erogatore e portandolo in
superficie
lentamente, non abbia evitato danni da sovradistensione e occlusione
delle
vie aeree, accertandosi di allertare i soccorsi e fornire le
indicazioni sul
profilo di immersione e le miscele usate, visto che non aveva nessun
assistente nemmeno in superficie che lo facesse per lui.
Forse dovresti chiederti come mai un istruttore che pubblicizza la
sicurezza dei
propri corsi, non e' in grado di fare una simile semplice e normale
procedura, che non comporta alcun rischio serio per se stesso, dato
che, come
di certo saprai, e' consuetudine uscire in superficie con risalite di
emergenza controllate, o per il salto in camera iperbarica, e poi
ricomprimersi. E, comunque, per salvare una vita ci si puo' anche fare
un
po' di bua, visto che fai quel MESTIERE.
Forse, ripeto forse, queste cose non ti sembrano patrimonio di
capacita'
ed esperienza in un istruttore tecnico da 100 metri, e quindi le
domande
che poniamo, in effetti, diventano solo una rottura di coglioni,
inutile,
visto che chiunque e' libero di fare come gli pare e chi se ne frega.
Forse per te un istruttore è solo una cosa inutile, una patacca dietro
la quale
c'è una persona, che non serve ad altro che a dire ero in acqua con
l'istruttore ma era come se non ci fosse...
Forse per te è normale che si vada a 100 metri, e che una persona ti
metta lassotto ''sotto stress'', e poi non sia in grado di risolvere
le cose se lo stress ti uccide. O addirittura che non si sia accertato
se puoi reggere o
meno lo stress stesso da un punto di vista medico.
Per quanto concerne il resto, si, per noi e' una questione personale.
E' personale il fatto che la subacquea sia diventata uno schifo.
E' personale il fatto che ci siano persone che sono in carcere
all'ergastolo
per aver rubato una macchina nel 1973, condannate per concorso morale,
e che
nessuno dei proprietari di agenzie didattiche che hanno personalmente
formato
e brevettato istruttori colpevoli di omicidio per aver usato i loro
sistemi
siano liberi, guadagnino e facciano anche gli esperti.
E' personale che un pezzo di merda come Fabio Moneta possa scrivere
menzogne
e versare lacrime di coccodrillo, e una banda di deficienti applauda e
scriva
una marea di cazzate ignoranti, quando una vedova sta urlando ogni
sera al
buio la propria disperazione e solitudine.
E' personale che si debba prendere posizioni forti e pubblicare
''vignette''
come quella che ridicolmente ci intimi di togliere, perche' nessun
magistrato
ha la competenza e il sostegno peritale per stabilire l'esatto
svolgimento dei
fatti, e perche' non e' piu' tempo di andare sotto casa di questi
bastardi
e sparargli in faccia, come meriterebbero.
E' molto, molto personale, t'assicuro.
Stefano Di Cagno
vice direttore
Captain Nemo
Post by Poseidon
Premetto che non conosco il Sig. Moneta, nè la sua didattica, ma in questo
momento sono vicino al suo dolore.
COME MAI continuate a rompere i coglioni con questi interrogativi? E'forse
compito Vostro risolvere il caso? C'è qualcosa di personale fra Voi e la
PSA o con il sig. Moneta? Come mai attaccate sempre tutti? Fate tutto
questo solo per pubblicità al Vostro sito?
Domy
P.S. Fate sparire quella vignetta dal sito che è vergognosa come le Vostre
insinuazioni.
Max max
2003-11-12 22:34:26 UTC
Permalink
Post by Poseidon
COME MAI continuate a rompere i coglioni con questi interrogativi?
Le domande mi sembrano del tutto legittime ......
Post by Poseidon
Come mai attaccate sempre tutti ?
Anche questa domanda mi sembra legittima ;-)
--
Max max
Tutela anche tu il tuo hobby da indebite ingerenze.
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Liberi Subacquei http://www.liberisub.it
viper comex
2003-11-13 01:17:23 UTC
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Post by Poseidon
Premetto che non conosco il Sig. Moneta, nè la sua didattica, ma in questo
momento sono vicino al suo dolore.
COME MAI continuate a rompere i coglioni con questi interrogativi? E'forse
compito Vostro risolvere il caso? C'è qualcosa di personale fra Voi e la
PSA o con il sig. Moneta? Come mai attaccate sempre tutti? Fate tutto
questo solo per pubblicità al Vostro sito?
Domy
Ciao Domy, personalmente non sono vicino al dolore di nessuno in quanto
a me totalmente sconosciuti però, se proprio dovessi "dare" la mia
vicinanza di dolore, la darei senza alcun ripensamento alla moglie di
quel ragazzo....
Non sono amico di SDC, tantomeno condivido il suo modo di trasmettere le
proprie opinioni, però oggettivamente non mi pare abbia scritto
interrogativi balzani.

Anzi direi che ci sono molti spunti di riflessione sul fattore sicurezza
e programmazione di una immersione di corso e, se insistono degli
standard didattici, come mai non sono stati applicati...

Non voglio giudicare l'esternazione di Moneta perchè a mio parere
totalmente inutile in questo contesto.

Per quanto riguarda il comportamento di un istruttore, a mio parere non
puoi permetterti il "lusso" di creare presupposti di rischio in più
rispetto a quelli insistenti in una immersione a 100mt. ed in caso di
problemi, dovresti avere la freddezza e determinazione di operare al
meglio per fare qualsiasi, dico qualsiasi, azione atta a salvare una
vita posta nelle tue mani.

Forse, e dico forse, Moneta ha un brutto tarlo nella testa e nel cuore,
solo in questo posso comprendere ciò che prova e non lo invidio.

Ciao e prepara la lupara.
Poseidon
2003-11-13 08:28:32 UTC
Permalink
Post by viper comex
Forse, e dico forse, Moneta ha un brutto tarlo nella testa e nel cuore,
solo in questo posso comprendere ciò che prova e non lo invidio.
Appunto, non sarebbe più giusto non rompergli come sta facendo il sig. Di
Cagno?
Post by viper comex
Ciao e prepara la lupara.
Sempre pronta, baciamo le mani.

domy
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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nicola tegoni
2003-11-13 09:15:37 UTC
Permalink
ciao Domy,

non condivido gli atteggiamenti della redazione di Captain Nemo, e ho
delle preplessita' anche sulle motivazioni (ma queste sono IMHO) pero'
le domande non sono cosi' peregrine. L'unico problema e' (sempre IMHO)
che IHS non e' il posto per fare il processo a Fabio Moneta.

Se poi vogliamo aggiungere che qualsiasi chiacchiera non riportera' in
vita Guido (che non conoscevo)abbiamo la dimensione di quella che puo'
essere la nostra discussione.

IN SINTESI:

- Le procedure previste per questi casi sono/sarebbero state sufficienti
in un caso COME questo?

Se si vanno bene cosi'
Se no vanno/andrebbero modificate e possiamo parlare di COME farlo

lasciamo agli organi competenti il compito di stabilire la colpevolezza
o meno delle persone coinvolte (in particolare non ho opinioni in
merito, nessuno me ne voglia), anche perche' a parlarne tanto finisce
che ci creiamo convinzioni basate su fattori di simpatia o antipatia e
decidiamo in base a quello e non in base a dati oggettivi.

Parliamo di subacquea, non di morti ne' di processi, pls.

ciao
:-)
--
Nick
Poseidon
2003-11-13 09:21:25 UTC
Permalink
Post by nicola tegoni
Post by nicola tegoni
lasciamo agli organi competenti il compito di stabilire la colpevolezza
o meno delle persone coinvolte (in particolare non ho opinioni in
merito, nessuno me ne voglia), anche perche' a parlarne tanto finisce
che ci creiamo convinzioni basate su fattori di simpatia o antipatia e
decidiamo in base a quello e non in base a dati oggettivi.
Parliamo di subacquea, non di morti ne' di processi, pls.
ciao
:-)
--
Nick
Mi pare che è quello che ho detto io no?
Non è compito nostro giudicare nessuno

ciao
domy
--
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nicola tegoni
2003-11-13 09:27:17 UTC
Permalink
Post by Poseidon
Mi pare che è quello che ho detto io no?
Non è compito nostro giudicare nessuno
ciao
domy
Certo :-)
solo che ti sei lasciato coinvolgere dai toni alti usati dal tuo
intelocutore, volevo solo abbassare i toni per evitare un flame su un
morto. Ripeto che le domande di Captain Nemo, anche se poste in modo
neanderthaliano, non sono sbagliate...

ciao
:-)
--
Nick
nicola tegoni
2003-11-13 09:31:55 UTC
Permalink
Post by Poseidon
Mi pare che è quello che ho detto io no?
Non è compito nostro giudicare nessuno
ciao
domy
Vero :-), solo che ti sei lasciato coinvolgere dai toni provocatori del
tuo interlocutore e volevo evitare che la discussione si trasformasse in
un flame su un morto. Come ho gia' detto, anche se i sistemi di Captain
Nemo sono Neanderthaliani le domande non sono peregrine.

ciao
:-)
--
Nick
P.S. Spero che questo messaggio compaia nel posto giusto...
Sir Lancillotto
2003-11-13 09:46:13 UTC
Permalink
Post by nicola tegoni
un flame su un morto. Come ho gia' detto, anche se i sistemi di Captain
Nemo sono Neanderthaliani
Secondo me molto peggio dei Neanderthaliani, almeno quelli avevano dall loro
milioni di anni di cultura ed evoluzione in meno.... ;-)
Post by nicola tegoni
le domande non sono peregrine.
Vero, ma non sono loro a doverle fare.

Ciao, Marco.
Sir Lancillotto.
Luca Menegotto
2003-11-13 11:31:11 UTC
Permalink
Non condivido i modi del Di Cagno e dei soci, sia chiaro, per il
semplice fatto che leggendo mi sembra sempre che vi sia lo
sfruttamento di casi 'generali' perr questioni assolutamente
'personali'.

Non condivido pero' nemeno quanto tu dici. Se non ci pensano loro, o
Striscia, o le Iene, o altri benemeriti che non avrebbero titolo,
purtroppo in Italia non si risolverebbe nulla. Un esempio?
sull'I-TIGI di Ustica abbiamo lasciato fare a chi di competenza e son
passati 23 anni. Tu sai qualcosa di ufficiale??

Per cui benvengano anche i 'maleducati', se servono per smuovere il
torbido......

Ciao!
Luca Menegotto.


On Thu, 13 Nov 2003 10:46:13 +0100, "Sir Lancillotto"
Post by Sir Lancillotto
Vero, ma non sono loro a doverle fare.
nicola tegoni
2003-11-13 11:42:04 UTC
Permalink
Condivido
:-)

--
Nick
Post by Luca Menegotto
Non condivido i modi del Di Cagno e dei soci, sia chiaro, per il
semplice fatto che leggendo mi sembra sempre che vi sia lo
sfruttamento di casi 'generali' perr questioni assolutamente
'personali'.
Non condivido pero' nemeno quanto tu dici. Se non ci pensano loro, o
Striscia, o le Iene, o altri benemeriti che non avrebbero titolo,
purtroppo in Italia non si risolverebbe nulla. Un esempio?
sull'I-TIGI di Ustica abbiamo lasciato fare a chi di competenza e son
passati 23 anni. Tu sai qualcosa di ufficiale??
Per cui benvengano anche i 'maleducati', se servono per smuovere il
torbido......
Ciao!
Luca Menegotto.
On Thu, 13 Nov 2003 10:46:13 +0100, "Sir Lancillotto"
Post by Sir Lancillotto
Vero, ma non sono loro a doverle fare.
Sir Lancillotto
2003-11-13 12:43:44 UTC
Permalink
Luca, condivido che qualcuno ci debba pensare, ma Striscia & Co.
generalmente portano delle prove,
francemente io qui non ho visto nessuna e ripeto nessuna prova.

Inoltre, a mio modesto modo di vedere, nel momento in cui si passa agli
insulti gratuiti si perde ogni qualsivoglia diritto ad avere spiegazioni e/o
risposte a domande.

Che poi in Italia la giustizia non funzioni siamo tutti d'accordo ma da qui
all'anarchia totale e a farsi giustizia da soli ce ne passa!

Ciao, Marco.
Sir Lancillotto.
Post by Luca Menegotto
Non condivido i modi del Di Cagno e dei soci, sia chiaro, per il
semplice fatto che leggendo mi sembra sempre che vi sia lo
sfruttamento di casi 'generali' perr questioni assolutamente
'personali'.
Non condivido pero' nemeno quanto tu dici. Se non ci pensano loro, o
Striscia, o le Iene, o altri benemeriti che non avrebbero titolo,
purtroppo in Italia non si risolverebbe nulla. Un esempio?
sull'I-TIGI di Ustica abbiamo lasciato fare a chi di competenza e son
passati 23 anni. Tu sai qualcosa di ufficiale??
Per cui benvengano anche i 'maleducati', se servono per smuovere il
torbido......
Ciao!
Luca Menegotto.
On Thu, 13 Nov 2003 10:46:13 +0100, "Sir Lancillotto"
Post by Sir Lancillotto
Vero, ma non sono loro a doverle fare.
Max max
2003-11-13 14:01:38 UTC
Permalink
Post by nicola tegoni
abbiamo la dimensione di quella che puo'
essere la nostra discussione.
Concordo.
--
Max max
Tutela anche tu il tuo hobby da indebite ingerenze.
Costituisci una sezione dell'Associazione Italiana
Liberi Subacquei http://www.liberisub.it
f***@virgilio.it
2003-11-12 14:18:20 UTC
Permalink
VERGOGNATEVI
Franco Bottazzi
Roberto Petillo
2003-11-12 15:17:23 UTC
Permalink
Sembrate dei miseri sciacalli!
Che schifo, sono indignato!
Max max
2003-11-12 22:36:48 UTC
Permalink
Post by redazione Captain Nemo
Certi di cominciare a ricevere risposte esaurienti, ringraziamo.
A proposito di trasparanza ma la sentenza di assoluzione del processo per
diffamazione promessa come pubblicata nel sito ma non presente in esso
quando sarà dato leggerla ?
--
Max max
Tutela anche tu il tuo hobby da indebite ingerenze.
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Liberi Subacquei http://www.liberisub.it
massimo barberini
2003-11-12 07:38:09 UTC
Permalink
Post by Fabio
sue condizioni. Né posso seguirlo fino alla superficie a causa della lunga
decompressione da effettuare.
A parte un ovvio e doveroso ringraziamento per il resoconto che hai
coraggiosamente postato!!
Sono particolarmente perplesso sulla decisione di cui sopra!!!

Onan
the Archeopteryx
2003-11-12 08:01:06 UTC
Permalink
Post by massimo barberini
Sono particolarmente perplesso sulla decisione di cui
sopra!!!
Eh, ci pensavo pure io. Solo i Buddha onniscienti sanno se
avrei fatto o meno la stessa cosa. Si dice il solito "dovrei
trovarmici" ma non so se mai riscenderò a profondità di quel
genere e spero che per me rimanga sempre una questione di
principio.
--
Merendero Diving Team: the Big Mess
Drowning Speciality Instructor Trainer n. 0001
www.archeopteryx.org/cor
"Luca"
2003-11-12 08:52:23 UTC
Permalink
Post by the Archeopteryx
Post by massimo barberini
Sono particolarmente perplesso sulla decisione di cui
sopra!!!
Eh, ci pensavo pure io. Solo i Buddha onniscienti sanno se
Permettetemi di dissentire!!!

Se non ricordo male (e non ricordo male), già dal corso base (FIAS) mi fu
insegnato che:

"meglio un sub infortunato che due".

Teoria un po' cinica, ma che mi permette di non rimanere perplesso
difronte all'affermazione di Fabio.

Per mia fortuna non mi sono mai trovato difronte a decisioni così
drastiche, ma sicuramente non me la sento di additare una
decisione "conservativa" come quella presa dall'istruttore.
--
Ciao
Luca

Inviato da www.mynewsgate.net
massimo barberini
2003-11-12 09:52:02 UTC
Permalink
Post by "Luca"
Permettetemi di dissentire!!!
Se non ricordo male (e non ricordo male), già dal corso base (FIAS) mi fu
"meglio un sub infortunato che due".
Bè, sono punti di vista, io dico un'altra cosa!
Meglio tentare di salvare l'infortunato, che finirlo definitivamente!

mb
"Luca"
2003-11-12 10:11:40 UTC
Permalink
Post by massimo barberini
Bè, sono punti di vista, io dico un'altra cosa!
Meglio tentare di salvare l'infortunato, che finirlo definitivamente!
Mi sembra estrema!!

Mi calo un momento nei panni di Fabio:

sono a -45, risalgo da 101 mt, ho (la butto la') 45 min di deco da fare, il
mio compagno pallona, cerco di afferrarlo, non risponde ai miei stimoli, sono
già salito di qualche metro, che faccio, gli vado dietro , lo lascio, lo
lascio , gli vado dietro, DIO NON LO SO!!! decido di lasciarlo, con la paura
ed il groppo in gola, lo vedo mentre sale sempre più velocemente verso la luce
faccio tutta la deco, sono disperato come starà il mio amico, avrò fatto la
scelta giusta,.....riemergo etc... etc...

Rientro nei miei panni.

Massimo, credimi che sono stati attimi concitati per me che ho scritto,
figurati per lui che li ha vissuti; non sono scelte facili, ti devi trovare li
per poter dire come reagiresti, per quanto il mio spirito di soccorso possa
essere forte (e credimi che lo è) non credo che in una situazione del genere,
dove già so' che 99 su 100 finisce male, mi sacrificherei anch'io per dire
(anzi per pensare, visto che non penso che me la caveri) "io c'ho provato".

Io a priori la penso così, liberissimo di nonn concordare, ma credi che....



--
Ciao
Luca

Inviato da www.mynewsgate.net
Francesco R.
2003-11-12 10:24:12 UTC
Permalink
Mi associo a tutti quelli che dicono che uno dovrebbe trovarcisi, per
decidere...
Tuttavia, se ci sono dei soccorsi in superficie, forse non è meglio che
se ne occupino loro? E' comunque meglio che debbano soccorrere una
persona sola, piuttosto che due...
Se non ci fosse stato nessuno in superficie, allora il problema sarebbe
stato diverso..

F.
Post by massimo barberini
Bè, sono punti di vista, io dico un'altra cosa!
Meglio tentare di salvare l'infortunato, che finirlo definitivamente!
@
2003-11-12 16:44:41 UTC
Permalink
Post by Francesco R.
Mi associo a tutti quelli che dicono che uno dovrebbe trovarcisi, per
decidere...
Tuttavia, se ci sono dei soccorsi in superficie, forse non è meglio che
se ne occupino loro?
senza riferirsi a nessun caso in particolare ma ,....come li chiami i
soccorsi se sei in deco?
Rejetto
2003-11-12 17:50:40 UTC
Permalink
"Francesco R." ha scritto nel messaggio
... se ci sono dei soccorsi in superficie....
E tu che sei in immersione come fai a saperlo se ci sono?
Se sono in grado di capire quello che è successo?
Se sono in grado di accorrere ad aiutare?
Se sono in grado di aiutare?
Se ...

Comunque "...uno dovrebbe trovarcisi, per decidere..."


Condoglianze alla famiglia.

--
Rejetto
Francesco R.
2003-11-13 08:29:48 UTC
Permalink
Post by Rejetto
E tu che sei in immersione come fai a saperlo se ci sono?
Se sono in grado di capire quello che è successo?
Se sono in grado di accorrere ad aiutare?
Se sono in grado di aiutare?
Se ...
E' vero ma io mi aspetterei, con un'immersione con tali livelli di
rischio, che sia previsto anche un supporto in superficie nel caso di
incidente, che sappia anche cosa fare.... Di solito si consiglia anche
per le immersioni ricreative, mi sembra (che poi si scelga d non averlo,
è tutto un altro discorso)

ciao
F.
@
2003-11-13 16:52:07 UTC
Permalink
hai fatto un centro mica male :-)
Post by Francesco R.
Post by Rejetto
E tu che sei in immersione come fai a saperlo se ci sono?
Se sono in grado di capire quello che è successo?
Se sono in grado di accorrere ad aiutare?
Se sono in grado di aiutare?
Se ...
E' vero ma io mi aspetterei, con un'immersione con tali livelli di
rischio, che sia previsto anche un supporto in superficie nel caso di
incidente, che sappia anche cosa fare.... Di solito si consiglia anche
per le immersioni ricreative, mi sembra (che poi si scelga d non averlo,
è tutto un altro discorso)
ciao
F.
Max max
2003-11-12 22:45:16 UTC
Permalink
come starà il mio amico ....
Amico .... non allievo. Il problema è se corsi del genere giustifichino i
rischi, se l'allievo è adeguatamente informato degli stessi, se l'assenza di
misure di sicurezza possibili in astratto sia accettata dall'allievo con
cognizione di causa, etc. etc.
Tutto ciò sempre in astratto, dato che il racconto è compatibile con
qualsiasi cosa, infarto compreso.
--
Max max
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Silvano
2003-11-12 10:31:25 UTC
Permalink
Finirlo? Un po' forte come alternativa.
Post by massimo barberini
Meglio tentare di salvare l'infortunato, che finirlo definitivamente!
mb
the Archeopteryx
2003-11-12 10:12:22 UTC
Permalink
Post by "Luca"
Permettetemi di dissentire!!!
Non puoi dissentire perché non stavo facendo alcuna
affermazione in un senso o nell'altro :) Dico che una
persona in una situazione per lui/lei oltre il propio limite
difficilmente riesce a fare le cose "giuste".

Certo, si invocano delle bellissime teorie sul
sovra-apprendimento eccetera; ma per quanto riguarda le 5-6
volte in cui per me la situazione era difficile (sottolineo,
quasi sempre roba che con lo stare sotto il pelo d'acqua non
c'entrava), semplicemente ricordo che non ero in grado di
ragionare chiaramente e sarebbe bastato poco per trasformare
la situazione in qualcosa di molto spiacevole.

Tutto qui. Sul resto di questa faccenda non ci voglio
entrare, come cerco di fare tutte le volte che gli eventi
non sono modificabili in meglio da quel che li segue.

Ciao!

C.
--
Merendero Diving Team: the Big Mess
Drowning Speciality Instructor Trainer n. 0001
www.archeopteryx.org/cor
"Luca"
2003-11-12 10:26:20 UTC
Permalink
Post by the Archeopteryx
Post by "Luca"
Permettetemi di dissentire!!!
Non puoi dissentire perché non stavo facendo alcuna
affermazione in un senso o nell'altro :)
ho creduto che fosse sottintesa! ;-))

Credo comunque che non avrei dubbi!!
--
Ciao
Luca

Inviato da www.mynewsgate.net
The Shark
2003-11-12 23:36:45 UTC
Permalink
Post by "Luca"
Permettetemi di dissentire!!!
Se non ricordo male (e non ricordo male), già dal corso base (FIAS) mi fu
"meglio un sub infortunato che due".
Luca, quello che hanno insegnato a te e ad altra gente che risponde con
leggerezza, forse e' sbagliato.
L'esperienza di tanta gente nel mondo ha insegnato tutt'altro.
Come altri hanno gia' detto:

- sparare il compagno in superficie e' il modo migliore per negargli ogni
possibilita' residua di salvezza
- la cosa migliore e' portarlo verso la superficie a velocita'
controllata, controllando l'assetto di entrambi con un solo GAV
- anche se hai obblighi decompressivi, l'esperienza insegna che puoi
risalire fino a pochi metri dalla superficie senza particolari rischi,
dove potrai eventualmente lasciare l'infortunato ai soccorritori, se
presenti.
Ovviamente, dovrai immediatamente ridiscendere e completare la deco,
aggiungendo conservativismo
- sempre l'esperienza insegna che si puo' rischiare di risalire pur avendo
obblighi decompressivi, sempre a velocita' controllata, fino in superficie
e rimanerci per pochissimi istanti, dove allertare i soccorsi e magari
farsi dare del gas aggiuntivo per fare deco. A questo punto, poi,
ridiscendi e fai una deco conservativa di emergenza usando tutto il gas
possibile che hai. Il rischio puo' esserci, ma forse non e' tale da
rinunciare a salvare qualcuno.

The Shark
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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"Luca"
2003-11-13 08:17:39 UTC
Permalink
Post by The Shark
Post by "Luca"
Permettetemi di dissentire!!!
Se non ricordo male (e non ricordo male), già dal corso base (FIAS) mi fu
"meglio un sub infortunato che due".
Luca, quello che hanno insegnato a te e ad altra gente che risponde con
leggerezza, forse e' sbagliato.
Sono una guida alpina ho fatto molte "scorribande" in montagna (anche se
c'entra poco con la subacquea, è cosi), anche in montagna allora non hanno
capito bene come funziona.... perchè il principio è lo stesso, meglio un morto
che due o più!!!!

Ripeto nuovamente, mi dovrei trovare nella situazione di scegliere per sapere
ciò che è bene fare.

Il comportamento umano in situazioni estreme è molto strano e imprevedibile.

Nella fattispecie, avrei cercato di fare il possibile, sino ad allagare la sua
muta stagna (cosa che ho già fatto) per rallentare la salita, chi se ne frega
se poi mi ha cazziato (ridendo..., ma pur sempre cazziato) perché gli avevo
fatto uno squarcio da 300 euro!!!
In quell'occasione mi sono fatto circa 20 metri come un razzo, mi pareva di
essere (e non è una drammatizzazione) una bottiglia di acqua gassata, mi
sentivo strano, ma a -10 sono riuscito a fermarmi.... per salvaguardarmi ho
fatto il doppio di deco... praticamente 40 min, credo che lo rifarei!

Ma questo è stata una volta, come ho già detto ho uno spirito soccorritore, ma
non posso condannare chi, per timore o per incertezza, fa la scelta che ha
fatto Fabio.

Ci sono molti tipi di istruttori, presumo che un istruttore Trimix, che va a -
100 abbia due PALLE d'acciaio e, se le sfere del suddetto materiale metallico
lo hanno portato a fare questa scelta.... significa che per lui in quel
momento era la scelta giusta!!!

Ripeto non posso condannarlo.

Basta pensare (e non voglio fare assolutamente un parallelismo assurdo) ai
pirati della strada che investono qualcuno o causano incidenti (quindi per
vergognosa responsabilità, non come nel caso in questione) e non si fermano
nemmeno per sincerarsi dell'accaduto.... queste sono persone da condannare!!!


Cmq, senza tirar fuori troppe polemiche, voglio solamente fare un'ultima
riflessione; mettiamoci nei panni dell'istruttore che si è visto morire un
amico, prima ancora di un allievo davanti.... non credo che vivrà tanto bene,
per tutto il resto della vita, quindi non condanniamolo ulteriormente.

O detto cazzate... perdono ;-))


--
Ciao
Luca

Inviato da www.mynewsgate.net
Ranablu
2003-11-13 09:02:15 UTC
Permalink
Post by "Luca"
Post by "Luca"
"meglio un sub infortunato che due".
In quell'occasione mi sono fatto circa 20 metri come un razzo, mi pareva di
essere (e non è una drammatizzazione) una bottiglia di acqua gassata, mi
sentivo strano, ma a -10 sono riuscito a fermarmi....
La "filosofia" meglio un sub infortunato che due l'hai messa più a rischio
tu facendoti 20 mt come un razzo che probabilmente Fabio se avesse
accompagnato a velocità controllata l'infortunato fino alla superficie
ritardando (non saltando) la deco.

Silvia
"Luca"
2003-11-14 07:57:56 UTC
Permalink
Post by Ranablu
La "filosofia" meglio un sub infortunato che due l'hai messa più a rischio
tu facendoti ....
senza ombra di dubbio, ma era impossibile fare una risalita controllata, con
una stagna in trilaminato piena d'aria!!
Pensa che io ero totalmente scarico (muta e gav) e salivamo ugualmente con due
bibo sulle spalle!!!!


--
Ciao
Luca

Inviato da www.mynewsgate.net
massimo barberini
2003-11-13 11:31:04 UTC
Permalink
Non mi piace discutere di incidenti, ma siccome è il protagonista che ha
postato il fatto e quindi è certamente attendibile,
se lo ha scritto, deve giocoforza aspettarsi delle critiche.
Personalmente, a prescindere dalle motivazioni dell'accaduto, infarto,
intossicazione o altro, credo che l'organizzazione dell'immersione sia stata
a dir poco lacunosa, tra l'altro si trattava di un corso, non
dimentichiamolo!!!!
Senza ripetere cose già dette, devo dire che il messaggio di sdc, come
sempre colorito, è ampiamente condivisibile!!

mb
soilrock
2003-11-13 11:39:15 UTC
Permalink
Post by massimo barberini
Non mi piace discutere di incidenti, ma siccome è il protagonista che ha
postato il fatto e quindi è certamente attendibile,
se lo ha scritto, deve giocoforza aspettarsi delle critiche.
Personalmente, a prescindere dalle motivazioni dell'accaduto, infarto,
intossicazione o altro, credo che l'organizzazione dell'immersione sia stata
a dir poco lacunosa, tra l'altro si trattava di un corso, non
dimentichiamolo!!!!
Senza ripetere cose già dette, devo dire che il messaggio di sdc, come
sempre colorito, è ampiamente condivisibile!!
Mi associo a tutto quanto hai scritto.
Silvano
2003-11-13 11:50:44 UTC
Permalink
personalmente sostituirei l'" é " con un cautelativo "potrebbe"; nel senso
che molte potrebbero essere le bugie su C.N.
Una, grossa, riguarda una presunta aggressione fatta da W.Mariani a Di
Cagno all'ultimo Eudi....... tutti i testimoni presenti al fattaccio sanno
che è successo esattamente il contrario....e l'hanno anche scritto qui a suo
tempo.
Quanto alle "presunte" procedure fuori standard mi sto prendendo la briga
di verificare, nel caso sentirò anche Braga ma, allo stato delle cose non
sarei così certo che tutto quanto scrive SDC sia l'unica, sola
verità.....vedremo....attenderei anche il risultato dell'autopsia, per
esempio, fosse altro che per evitare di sparare come spesso accade sentenze
stupide.

"massimo barberini" <***@hotmail.com> ha scritto nel messaggio news:bovq0s$1j2j03$***@ID-100253.news.uni-berlin.de...

il messaggio di sdc, come
Post by massimo barberini
sempre colorito, è ampiamente condivisibile!!
Max max
2003-11-13 12:36:32 UTC
Permalink
Post by Silvano
personalmente sostituirei l'" é " con un cautelativo "potrebbe"; nel senso
che molte potrebbero essere le bugie
imho se vuoi fare una corretta informazione di punta non puoi prescindere
dalla verità dei fatti che esponi.
Se si mischia verità a menzogne ad insulti si rischia di esser poco
credibili anche avendo ragione, oltre a confondere le acque.
Nella specie mi pare che ci siano tutti gli elementi (dal racconto dei
fatti del protagonista alle critiche mosse) per poter condurre una
discussione il più possibile obiettiva con valenze di carattere generale.

Max max
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Max max
2003-11-13 12:29:55 UTC
Permalink
Post by massimo barberini
tra l'altro si trattava di un corso, non
dimentichiamolo!!!!
In via generale infatti è questo l'aspetto che merita approfondimento.
Quali dovevano essere le misure di sicurezza per un corso del genere e la
doverosità delle stesse (anche in relazione al grado di informazione
dell'allievo).

Max max
--
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Sugar
2003-11-13 14:49:45 UTC
Permalink
Post by Max max
Quali dovevano essere le misure di sicurezza per un corso del genere e la
doverosità delle stesse (anche in relazione al grado di informazione
dell'allievo).
Premetto che credo sia molto difficile giudicare sui pochi elementi a
diposizione ed il motivo per cui scrivo con reticenza è che non vorrei
partecipare ad un processo virtuale o peggio ad una caccia alle streghe.
Fatta questa doverosa premessa credo che il punto fondamentale sia il
dilettantismo dilagante e la più o meno volontaria sottovalutazione dei
rischi. E' innegabile che le miscele abbiano allargato il range operativo
consentendo tempi e profondità maggiori, come contropartita vi è però un
notevole aumento dei rischi. Il nostro rimane un hobby in quanto pochissimi
di noi credo che campino sulla subacquea (e quei pochi che ci campano non
navigano certo nell'oro) e le strutture e i corsi rimangono a livello
semidilettantistico. A pensarci bene i rischi a cui ci si espone per un
immersione a 100 metri sono dal punto di vista razionale del tutto
inaccettabili. Una struttra in grado di garantire la sicurezza in un "corso"
trimix a 100 metri cosa dovrebbe avere? Come minimo penso a 2 istruttori,
safety diver a diverse quote, camera iperbarica allertata, ambulanza del 118
a riva con a bordo magari un medico ed un unità di rianimazione. E ho
scritto solo le prime cose che mi sono venute in mente. tanto per divagare
questa mattina, come spesso accade, gli artificeri sono venuti con un bel
regalino all'interno della mia area per far brillare una bomba da aereo
rinvenuta da queste parti. C'erano 2 ambulanze con a bordo un medico,
pompieri, carabinieri ecc. Era sicuramente uno spiegamento esagerato ma gli
stadard di sicurezza lo impongono. Tornando a noi una struttura che possa
garantire un corso in sicurezza NON ESISTE. Un "corso" trimix a 100 metri è
per definizione una stronzata. Inevitabilmente per rendere la cosa
economicamente affrontabile si accettano rischi immani; fintanto che tutto
va bene nessun problema. Quando qualcosa va storto si parte con la caccia
alle streghe. Rimango dell'idea che una persona che decide di intraprendere
un immersione di questo tipo sa cosa sta facendo, ha valutato i rischi che
ciò può comportare e sopratutto sa con chi si immergerà. Il probelma è che a
mio avviso non si può parlare di DIDATTICA o di CORSI in questi casi.
Andrea

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Max max
2003-11-13 18:23:49 UTC
Permalink
Premetto che credo sia molto difficile ...
Sì, infatti il problema è proprio questo. Ci aggiungerei anche se negli
allievi c'è o meno consapevolezza di ciò oppure si spacciano per corsi
"sicuri".
Un supporto di superficie ed un assistente mi sembrano però il minimo.
--
Max max
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Liberi Subacquei http://www.liberisub.it
U-Boot59
2003-11-13 12:49:59 UTC
Permalink
Post by massimo barberini
Non mi piace discutere di incidenti, ma siccome è il protagonista che ha
postato il fatto e quindi è certamente attendibile,
se lo ha scritto, deve giocoforza aspettarsi delle critiche.
Personalmente, a prescindere dalle motivazioni dell'accaduto, infarto,
intossicazione o altro, credo che l'organizzazione dell'immersione sia stata
a dir poco lacunosa, tra l'altro si trattava di un corso, non
dimentichiamolo!!!!
anche perchè non ho capito la motivazione per cui lo stesso gruppo di
persone, per fare immersioni a quote analoghe ( www.tekdive.it ) si è
immerso in team, con safety divers a 60 mt e in deco + assisitenza di
superficie, mentre per un corso solo un occasionale buddy.
Post by massimo barberini
Senza ripetere cose già dette, devo dire che il messaggio di sdc, come
sempre colorito, è ampiamente condivisibile!!
anche per me

U-59
Max max
2003-11-13 14:04:18 UTC
Permalink
Post by "Luca"
muta stagna (cosa che ho già fatto) per rallentare la salita, chi se ne frega
se poi mi ha cazziato (ridendo..., ma pur sempre cazziato) perché gli avevo
fatto uno squarcio da 300 euro!!!
Cosa è accaduto esattamente ?
--
Max max
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Liberi Subacquei http://www.liberisub.it
"Luca"
2003-11-14 07:55:11 UTC
Permalink
Post by Max max
Cosa è accaduto esattamente ?
Che si era bloccata la valvola di carico della stagna; essendo un gionrno
abbastanza freddo tenevamo le mute belle cariche per avere maggionre coibenza.
Ci trovavamo sui 50/55 mt quindi con un bel po' d'aria nelle mute, senonchè,
durante un'insuflazione d'aria nella muta del mio compagno (oltre che amico
naturalmente) la valvola di carico si blocca e butta aria in continuazione!!

Il primo lampo dice al mio amico di staccare la frusta...non viene (poi si
scoprirà essere stata, assieme ad una piccola schggia di ottone della valvola
la causa del problema) siamo già a 40 mt in 30/40 sec; nel frattempo mi
attacco a lui per le cinghie del jacket, lo guardo e vedo che più che
impaurito, gli girano molto le palle!!! degido di chiudergli la bombola! siamo
già a -20/-15 in un min. o poco più e continuiamo a spararci verso la
superficie.

Decisione drastica!!! estraggo il coltello dal mio corrugato, gli prendo un
lembo di muta e la accoltello e con le mani allargo il foro.... come
per "magia" la nostra corsa si ferma sui 10,6 mt ; abbiamo i computer che
fischiano all'inverosimile, lui che ha un freddo cane, decidiamo di fare circa
il doppio della deco indicata, una volta riemersi abbiamo assunto ossigeno per
circa mezzora... e anadata bene.

Ecco la cronaca del mio piccolo incidente!
Niente a confronto di quello occorso a Fabio...

E come ripeto bisogna trovarsi lì per vedere come si reagisce in caso di
emergenza.


--
Ciao
Luca

Inviato da www.mynewsgate.net
Ranablu
2003-11-14 08:42:51 UTC
Permalink
Post by "Luca"
Ecco la cronaca del mio piccolo incidente!
Niente a confronto di quello occorso a Fabio...
Non sottovalutarti....confermo quello che ti avevo già detto, probabilmente
hai rischiato più tu di quanto avrebbe potuto rischiare Fabio con una
risalita controllata, e sicuramente il tuo amico può ringraziare te per non
essersi beccato una mdd. Complimenti per non averlo mollato e aver trovato
la soluzione.
Hai scaricato il grafico dell'immersione? hai qualche possibilità di
postarlo? Così solo per curiosità

Domanda da una che la stagna non l'ha ancora: ma la valvola di scarico
quando completamente aperta non dovrebbe avere una portata maggiore della
valvola di carico?

Silvia
Max max
2003-11-14 08:58:31 UTC
Permalink
Che ..........
Interessante.
Il primo lampo dice al mio amico di staccare la frusta...non viene (poi si
scoprirà essere stata, assieme ad una piccola schggia di ottone della valvola
la causa del problema)
Qualcuno conosce altri casi del genere ?
--
Max max
Tutela anche tu il tuo hobby da indebite ingerenze.
Costituisci una sezione dell'Associazione Italiana
Liberi Subacquei http://www.liberisub.it
Santuzzo
2003-11-13 21:10:53 UTC
Permalink
Finalmente qualcuno che ha detto quello che anche un aowd padi (brevettato
in un corso estivo.....con 25 imm) non ha "osato" dire in questo ng ma che
ha intuito dall'inizio. Anche io, che in confronto ad esperti sub che
scrivono qui, che non ho praticamente nessuna esperienza, non avrei agito
così e non per istinto ma perchè, come ha affermato chi più ha conoscenze di
me, "anche se hai obblighi decompressivi, l'esperienza insegna che puoi
risalire fino a pochi metri dalla superficie senza particolari rischi (The
Shark).
Mi sembra molto cinico (anzi mi fà rabbrividire) che un istruttore pensi
alla sua deco invece di fare tutto il possibile per una persona che si è
affidata a lui per andare là sotto.
un saluto a tutti
diego
Ps tempo fà leggevo nel sito di dsa shark con quanta cura ha scelto a quale
didattica tek (anzi istruttore) affidarsi, ora capisco meglio il perchè.....
- sparare il compagno in superficie e' il modo migliore per negargli ogni
possibilita' residua di salvezza
- la cosa migliore e' portarlo verso la superficie a velocita'
controllata, controllando l'assetto di entrambi con un solo GAV
- anche se hai obblighi decompressivi, l'esperienza insegna che puoi
risalire fino a pochi metri dalla superficie senza particolari rischi,
dove potrai eventualmente lasciare l'infortunato ai soccorritori, se
presenti.
Ovviamente, dovrai immediatamente ridiscendere e completare la deco,
aggiungendo conservativismo
- sempre l'esperienza insegna che si puo' rischiare di risalire pur avendo
obblighi decompressivi, sempre a velocita' controllata, fino in superficie
e rimanerci per pochissimi istanti, dove allertare i soccorsi e magari
farsi dare del gas aggiuntivo per fare deco. A questo punto, poi,
ridiscendi e fai una deco conservativa di emergenza usando tutto il gas
possibile che hai. Il rischio puo' esserci, ma forse non e' tale da
rinunciare a salvare qualcuno.
The Shark
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
Max max
2003-11-12 22:41:46 UTC
Permalink
Post by the Archeopteryx
Eh, ci pensavo pure io. Solo i Buddha onniscienti sanno se
avrei fatto o meno la stessa cosa.
Sì, infatti in un contesto normale. La domanda è se in un contesto
addestrativo e quindi professionale ci debbano essere misure di sicurezza o
piani che possano evitare ciò. Questo a prescindere dall'incidente in
questione, almeno finchè non si conoscerà il referto dell'autopsia.
--
Max max
Tutela anche tu il tuo hobby da indebite ingerenze.
Costituisci una sezione dell'Associazione Italiana
Liberi Subacquei http://www.liberisub.it
MichiSub
2003-11-12 08:07:46 UTC
Permalink
Perdonate l'ignoranza, ma non è molto perioloso saltare molta deco dopo
aver respirato trimix?

Ciao,
michela
Post by massimo barberini
Sono particolarmente perplesso sulla decisione di cui sopra!!!
Onan
--
www.michisub.it
Marck
2003-11-12 10:43:01 UTC
Permalink
Il Wed, 12 Nov 2003 08:38:09 +0100, "massimo barberini"
Post by massimo barberini
A parte un ovvio e doveroso ringraziamento per il resoconto che hai
coraggiosamente postato!!
Sono particolarmente perplesso sulla decisione di cui sopra!!!
Premesso il mio particolare dispiacere per la vittima ed i suoi
familiari e conoscenti, e premesso il mio enorme apprezzamento per
Fabio che ha deciso di raccontare a tutti come sono andate le cose, il
che servirà a molti per imparare,

l'unica alternativa seria IMHO era tentare ripetutamente di farlo
rinvenire là sotto (ammesso che questo tentativo avesse una speranza
seria di riuscire) ma non per un tempo eccessivo (diciamo 1 minuto?).
Dopo 4 minuti di assenza di ossigenazione (era in arresto cardiaco?
come accertarlo? comunque non poteva respirare in quanto non aveva
l'erogatore) comincia il degrado irreversibile delle cellule
celebrali. Dopo questo tentativo si gonfia il GAV e si spara su il
malcapitato.

Spararsi in superficie insieme alla vittima (che magari è deceduta per
un malore del tutto indipendente dall'immersione che stava facendo, ad
esempio per un infarto fulminante...) a quel punto di quella
immersione mi sembra onestamente un suicidio premeditato. OK saltare
qualche minuto di deco dopo una passeggiata a 40m in aria e fiondarsi
in camera per salvare un amico, ma mettere la firma sulla propria
condanna a morte no...

Cmq chi ha parlato di omicidio colposo omette di conoscere che il
soccorso di un infortunato è previsto dalla legge solo quando questo
non mette in pericolo l'incolumità del soccorritore, e mi sembra che
qui siamo abbondantemente oltre quel limite.
--
,.-°^MARCK^°-.,
Il Comune di Capraia considera i subacquei dannosi per l'ambiente.
Leggete e lasciate le vostre idee sul guestbook
http://www.liberisub.it -- My website: http://marck.run.to
Ghigo
2003-11-12 10:47:18 UTC
Permalink
Post by Marck
Cmq chi ha parlato di omicidio colposo omette di conoscere che il
soccorso di un infortunato è previsto dalla legge solo quando questo
non mette in pericolo l'incolumità del soccorritore, e mi sembra che
qui siamo abbondantemente oltre quel limite.
Premettendo che io probabilmente avrei fatto lo stesso seguendo il motto
del salvamento "non c'è salvataggio senza salvatore", l'istruttore ha
responsabilità differenti da un privato cittadino.
Ciao
Ghigo
_merlinO_
2003-11-12 11:01:11 UTC
Permalink
Il 12 Nov 2003, 11:47, Ghigo <***@sneakemail.com> ha scritto:

[...]
Post by Ghigo
Premettendo che io probabilmente avrei fatto lo stesso seguendo il motto
del salvamento "non c'è salvataggio senza salvatore", l'istruttore ha
responsabilità differenti da un privato cittadino.
Moralmente forse, se ne puo' discutere. Ma in generale la regola base del
soccorso e': salvare una vita senza perderne altre. Se tecnicamente il
salvataggio e' pericoloso per la tua incolumita', non c'e' nessuna legge che
ti puo' imporre di rischiare la vita.
Post by Ghigo
Ciao
Ghigo
ciao
merlinO

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
l'uomo del lago
2003-11-12 15:30:45 UTC
Permalink
Post by _merlinO_
[...]
Post by Ghigo
Premettendo che io probabilmente avrei fatto lo stesso seguendo il motto
del salvamento "non c'è salvataggio senza salvatore", l'istruttore ha
responsabilità differenti da un privato cittadino.
Moralmente forse, se ne puo' discutere. Ma in generale la regola base del
soccorso e': salvare una vita senza perderne altre. Se tecnicamente il
salvataggio e' pericoloso per la tua incolumita', non c'e' nessuna legge che
ti puo' imporre di rischiare la vita.
Post by Ghigo
Ciao
Ghigo
ciao
merlinO
Ghigo ha ragione, un istruttore non e' un compagnio occasionale di
immersioni.
La confessione non dovuta di Moneta e' gesto assolutamente da
rispettare, ma visto che ha reso pubblica la terribile e tragica fine
di Guido, vorrei sapere quanto tempo e' trascorso da quando si e'
accorto che Guido non respirava piu', dal racconto mi sembra molto
affrettata la decisione di abbandonarlo al suo destino, forse un paio
di minuti si poteva aspettare.
SDC usa l'accetta per radersi la barba e qualche acredine antica e
rivalita' aziendale sicuramente la cova, ma le risposte alle sue
domande (che sono sensate) mi piacerebbe conoscerle.
L'uomo del lago
_merlinO_
2003-11-12 16:33:49 UTC
Permalink
Il 12 Nov 2003, 16:30, ***@gsmbox.it (l'uomo del lago) ha scritto:

[...]
Post by l'uomo del lago
Ghigo ha ragione, un istruttore non e' un compagnio occasionale di
immersioni.
La confessione non dovuta di Moneta e' gesto assolutamente da
rispettare, ma visto che ha reso pubblica la terribile e tragica fine
di Guido, vorrei sapere quanto tempo e' trascorso da quando si e'
accorto che Guido non respirava piu', dal racconto mi sembra molto
affrettata la decisione di abbandonarlo al suo destino, forse un paio
di minuti si poteva aspettare.
Mi e' parso di capire che le cose da fare erano proprio poche e che la
situazione stava evolvendo al peggio senza possibilita' di intervento. Se le
cose sono andate cosi' credo che pallonare in due, saltando la
decompressione, in piu' dopo un'immersione in cui si e' utilizzato elio, non
sarebbe stata la scelta giusta. Anche nel caso migliore tra quelli possibili
credo che difficilmente sarebbero riusciti a trovare camere iperbariche
disponibili per entrambi e la ricompressione in acqua e' sconsigliata da
anni.

Comunque sia quanto scritto e' troppo poco per trarre delle conclusioni.
Certe cose si giocano sulle sfumature, per cui bisogna avere le idee ben
chiare prima di capire se ci sono delle responsabilita', non credo che si
possa fare sulla base di quello che sappiamo.
Post by l'uomo del lago
SDC usa l'accetta per radersi la barba e qualche acredine antica e
rivalita' aziendale sicuramente la cova, ma le risposte alle sue
domande (che sono sensate) mi piacerebbe conoscerle.
Io so solo che se si stanno sbagliando difficilmente potranno rimediare al
danno che stanno facendo.

Lasciamo che siano le autorita' competenti a decidere, dopo aver raccolto
prove, testimonianze, perizie e aver fatto verifiche. I processi online non
servono a nulla .
Post by l'uomo del lago
L'uomo del lago
ciao
merlinO

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
s***@libero.it
2003-11-12 22:00:17 UTC
Permalink
_merlinO_ <***@despammed.com> wrote:

Ci sono molte cose alle quali l'istruttore dovrebbe rispondere, anche
perché non credo che sia stato obbligato da nessuno a spiattellare la,
sua versione sul ng.

qual é il senso di quel tipo di immersioni e sopratutto qual é il senso
di quella didattica, sia per chi é istruttore sia per chi é allievo.
c'é poco da solidarizzare con l'istruttore é lui il responsabile della
sicurezza é lui che valuta l'allievo, il piano di immersione, i
requisiti di sicuerzza, la presenza di un assistente di superificie ecc
ecc.

Non sono andati a 10 mt a fare un giro turisitico, sono andati e per
scelta ad oltre 100 mt .

qual era il piano per gestire le emergenze che un professionsita derl
settore adotta per prevenire ed interneire in una emergenza come
quella?????

sparare l'infortunato e sperare che fuori ci sia qualcuno che
intervenga????


e questi sarebbero i tekdivers tanto decantati?????
e qusti sarebbero gli standard di sicurezza??????
vai che vai bene e spara su il poveretto che tanto qualcuno forse passa
di li ed interviene.

mah
maurizio
_merlinO_
2003-11-12 22:16:38 UTC
Permalink
Post by s***@libero.it
Ci sono molte cose alle quali l'istruttore dovrebbe rispondere, anche
perché non credo che sia stato obbligato da nessuno a spiattellare la,
sua versione sul ng.
Qualsiasi cosa morale o legale di cui deve rispondere non ne deve rispondere
a noi.
Sul fatto che abbia deciso di parlarne sul ng, e' stata una scelta,
condivisibile o meno, ma probabilmente anche io avrei cercato di spiegare
come sono andati i fatti se avessi ricevuto certe accuse.
Post by s***@libero.it
qual é il senso di quel tipo di immersioni e sopratutto qual é il senso
di quella didattica, sia per chi é istruttore sia per chi é allievo.
Si fanno tante cose e non devono avere obbligatoriamente un senso o
un'utilita' pratica: si fanno per piacere, per passione, per noia o per
qualche altro motivo. Se ti guardi in giro c'e' pieno di gente che rischia
per cose senza senso: al mare, in montagna, per strada, nei bar...

[...]
Post by s***@libero.it
qual era il piano per gestire le emergenze che un professionsita derl
settore adotta per prevenire ed interneire in una emergenza come
quella?????
Ci sara' un procedimento, gli interessati avranno modo di sapere le cose in
modo piu' chiaro e preciso. Non serve fare processi sommari, sopratutto su
internet. Poi, fino a prova contraria in Italia esiste la presunzione
d'innocenza.

[...]
Post by s***@libero.it
vai che vai bene e spara su il poveretto che tanto qualcuno forse passa
di li ed interviene.
Ma tu avresti saltato la decompressione e saresti andato su?
Post by s***@libero.it
mah
maurizio
merlinO
s***@libero.it
2003-11-13 09:05:43 UTC
Permalink
Post by _merlinO_
Ma tu avresti saltato la decompressione e saresti andato su?
vedi fare l'istruttore non essere brevettati istruttore ( che é cosa
molto diversa) significa offrire un servizio dove il rischio é e deve
essere minimo ed accettabile. portare allievi a 100 mt é di per sé una
emmerita str......... perché pur nel rapporto 1 a 1 ( e non era il caso
in discussione) comporta tali e tanti rischi che probabilmente né
l'istruttore né l'allievo avevano valutato con attenzione.

Ci devono essere importanti motivazioni per farlo, altrimenti ha ragione
quel tale che l'altro giorno ha imboccato l'l autostrada contromano.

Detto questo mi aspetto che chi organizza pazzie del genere abbia una
seria ed adeguata gestione del rischio. Che da quanto raccontato non mi
é sembrata all' altezza della situazione, quale che sia la causa del
malore.

Si io avrei saltato la deco e sarei andato su, deve essere un elemento
importante della programmazione l'eventualità di un fatto del genere e
non un imprevisto. L'errore é di fondo, la sottovalutazione del rischio
o la sopravalutazione delle capacità, fanno si che poi nell'emergenza il
caso abbia il sopravvento.

Che senso andare i profondità senza un piano di emergenza, lasciando al
caso ed alla buona volontà di qualche passante il soccorso..........

Istruttore e di cosa se il suo intervento si é limitatato a sparare in
superficio l'infortunato, mmhhhh é una vra garanzia di efficienza e
sicurezza.

Qual é il piano di emergenza e di sicurezza del corso in questione ???
mah, boh te sparo su e poi se vede, dio vede e provvede,
é questo il motto della didattica??,

E sopratutto quale é la responsbilità morale e materiale di una
organizzazione che certifica la capacità di un istruttore ad essere
presente e rispondere alle sollecitazioni di emergenze in tali
condizioni. E qual é la possibilità di intervento con le configurazioni
richieste per quelle profondità.

Fa rabbrividire che si continui a vendere corsi di quel tipo da parte di
improvvisati che si spacciano per tekmachotek.

annamo, vedemo, famo e poi forse............. tornamo
il massimo della sicurezza.

maurizio barbs
Ghigo
2003-11-13 10:05:59 UTC
Permalink
Post by s***@libero.it
Si io avrei saltato la deco e sarei andato su, deve essere un elemento
importante della programmazione l'eventualità di un fatto del genere e
non un imprevisto. L'errore é di fondo, la sottovalutazione del rischio
o la sopravalutazione delle capacità, fanno si che poi nell'emergenza il
caso abbia il sopravvento.
maurizio barbs
Se non sei preparato all'evento non credo che il fatto di riportare
l'infortunato a galla accompagnandolo aumenti le sue probabilità di
sopravvivienza.
Normalmente sei in mezzo al mare o comunque in posti difficili da
raggiungere. In mancanza di un piano di emergenza e personale di
supporto organizzarsi per fare una semplice telefonata ed allertare i
soccorti potrebbe portare via molto più tempo di quello che ti puoi
permettere e magari sei in un posto dove esiste una sola unità di
rianimazione :-(
Se hai personale di supporto preparato secondo me la procedura corretta
dovrebbe consistere nel portare l'infortunato alla cima di risalita ed
accompagnarlo in maniera controllata fino ad una quota che non metta in
pericolo il soccorritore, che in alcuni casi potrebbe anche essere la
superficie.
Ciao
Ghigo
_merlinO_
2003-11-13 10:21:37 UTC
Permalink
Il 13 Nov 2003, 10:05, ***@libero.it (***@libero.it) ha scritto:

[...]
vedi fare l'istruttore non essere brevettati istruttore ( che é cosa
molto diversa) significa offrire un servizio dove il rischio é e deve
essere minimo ed accettabile. portare allievi a 100 mt é di per sé una
emmerita str......... perché pur nel rapporto 1 a 1 ( e non era il caso
in discussione) comporta tali e tanti rischi che probabilmente né
l'istruttore né l'allievo avevano valutato con attenzione.
Ci devono essere importanti motivazioni per farlo, altrimenti ha ragione
quel tale che l'altro giorno ha imboccato l'l autostrada contromano.
Su questo posso essere d'accordo. Purtroppo vedo che molti, anche io stesso
a volte, sottovalutano i rischi. E' anche vero che se si rispettassero le
regole in modo ferreo si farebbe ben poco. Non vuole essere una
giustificazione di comportamenti sconsiderati, ma solo una constatazione che
nella teoria le cose funzionano, ma nella pratica spesso si accettano dei
compromessi.
Detto questo mi aspetto che chi organizza pazzie del genere abbia una
seria ed adeguata gestione del rischio. Che da quanto raccontato non mi
é sembrata all' altezza della situazione, quale che sia la causa del
malore.
La mia impressione, per quello che puo' servire, e' che in acqua, da soli,
ci fosse piu' poco da fare. Imho l'unica cosa che avrebbe potuto offrire
qualche speranza in piu' era un supporto in superficie in grado di
somministrare le prime cure e avvisare tempestivamente i soccorsi.
L'unico dubbio che ho e' sul tempo che e' passato tra la perdita di
coscienza e il momento in cui i compagni se ne sono accorti.
Si io avrei saltato la deco e sarei andato su, deve essere un elemento
importante della programmazione l'eventualità di un fatto del genere e
non un imprevisto.
Astriamoci un'attimo dall'incidente vero per analizzare le cose con il
dovuto distacco. Ricostruiamo uno scenario simile e proviamo a capire cosa
sarebbe successo. Io la vedo cosi':

Ti trovi a 40m e stai iniziando un lunga decompressione, ti accorgi che il
tuo compagno ha perso coscienza e sta iniziando una risalita incontrollata.
Provi a tenerlo, non ci riesci. A questo punto decidi di risalire di corsa
assieme a lui, nel frattempo ha smesso di respirare, verosimilmente ha le
vie aeree allagate e potrebbe gia' essere in acc. Se non e' ancora in
arresto cardio-circolatorio, il suo cuore si blocchera' in pochi minuti,
entro 7-8minuti subentreranno danni celebrali anossici.
Quello che puoi fare durante l'acesa per evitargli ulteriori danni e' poco e
niente. Arrivi in superficie, cosa fai? se c'e' qualcuno vicino, tra
lasciarlo pallonare da solo o no ci sarebbe stata poca differenza, se non
c'e' nessuno prima riuscire a trovare qualcuno rischi di perdere troppo
tempo. Intanto hai saltato la decompressione regolare, anzi hai fatto una
decompressione esplosiva, dopo aver respirato elio che in questo caso
aumenta i rischi e velocizza i tempi di insorgenza dell'mdd. Adesso anche tu
sei in pericolo di vita. Ammesso cmq che la situazione sia recuperabile le
camere iperbariche da cercare sono due. Se si trovasse solo una camera
iperbarica disponibile, risalire assieme a lui avrebbe compromesso la sua
unica possibilita' di salvezza, a meno che tu non decida di lasciargli il
posto. D'altro canto tornare sott'acqua e' un rischio grande: non puoi
essere monitorato, non puoi subire trattamenti farmacologici, se ti senti
male non ti puo' aiutare nessuno e non c'e' nessuna certezza che la
decompressione che farai sara' efficace e sufficiente.
[...]
maurizio barbs
ciao
merlinO

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Ranablu
2003-11-13 11:01:25 UTC
Permalink
Post by _merlinO_
Provi a tenerlo, non ci riesci. A questo punto decidi di risalire di corsa
è l'errore più grave che puoi fare tu soccorritore: risalire di corsa. DEVI
riuscire a tenerlo
Post by _merlinO_
entro 7-8minuti subentreranno danni celebrali anossici.
Per risalire in modo controllato da 40 mt ti bastano 4 minuti
Post by _merlinO_
lasciarlo pallonare da solo o no ci sarebbe stata poca differenza,
La differenza è aggiungere o meno l'EGA al quadro clinico.
Se la risalita è stata una risalita controllata, il rischio c'è ma non è
così grande
Post by _merlinO_
decompressione che farai sara' efficace e sufficiente.
Però nel frattempo che tu fai la decompressione, in superficie hanno tempo
di allertare i soccorsi anche per te.

Silvia
_merlinO_
2003-11-13 11:20:20 UTC
Permalink
Il 13 Nov 2003, 12:01, "Ranablu" <***@hotmail.com> ha scritto:

[...]
Post by Ranablu
è l'errore più grave che puoi fare tu soccorritore: risalire di corsa. DEVI
riuscire a tenerlo
Si, bisognerebbe, ma quante volte ci si riesce?
Post by Ranablu
Post by _merlinO_
entro 7-8minuti subentreranno danni celebrali anossici.
Per risalire in modo controllato da 40 mt ti bastano 4 minuti
Ammesso di essere intervenuti all'istante in cui e' insorto l'arresto
respiratorio, una volta in superficie restano circa 3-4minuti per portarlo
sulla barca, liberarlo dell'attrezzatura, preparare ossigeno, mascherine e
tutto il resto e cominciare il BLS. E' un tempo veramente troppo breve, le
probabilita' di successo sono minime.
Post by Ranablu
Post by _merlinO_
lasciarlo pallonare da solo o no ci sarebbe stata poca differenza,
La differenza è aggiungere o meno l'EGA al quadro clinico.
Praticare la respirazione artificiale in acqua, con tutta l'attrezzatura per
immersioni profone addosso, mentre si risale in emergenza con un paziente
incosciente cui si deve tenere chiusa la bocca se no affoga non e' la cosa
piu' semplice del mondo. Probailmente l'EGA si sarebbe aggiunta lo stesso al
quadro clinico, assieme alle patologie del soccorritore.
Post by Ranablu
Se la risalita è stata una risalita controllata, il rischio c'è ma non è
così grande

Bisognerebbe poterlo quantificare in numeri. Il prezzo di un errore puo'
essere la morte, il rischio imho e' grande.
Post by Ranablu
Post by _merlinO_
decompressione che farai sara' efficace e sufficiente.
Però nel frattempo che tu fai la decompressione, in superficie hanno tempo
di allertare i soccorsi anche per te.
Rimane cmq la necessita' di trovare un'altra camera iperbarica disponibile e
se nel frattempo tu sott'acqua ti sei sentito male o hai finito l'aria
perche' durante il soccorso in superficie ne hai persa corri dei rischi
enormi.
Post by Ranablu
Silvia
ciao
merlinO

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
s***@libero.it
2003-11-13 12:05:15 UTC
Permalink
Post by _merlinO_
[...]
Post by Ranablu
è l'errore più grave che puoi fare tu soccorritore: risalire di corsa.
DEVI
Post by Ranablu
riuscire a tenerlo
Si, bisognerebbe, ma quante volte ci si riesce?
minchia ma era un corso per abilitare uno a scendere a 100 mt mica a
giocare a flipper.
ed il piano di immersione deve prevdeere una eventualità del genere,
cosa non prevista nell'immersione in oggetto, altrimenti quelle
immersioni non si fanno, ma organizzate e gestite cosi non si fanno
immersioni nemmeno in curva......

o basta l'elio per risolvere tutto, io continuo ad essere nauseato dalla
superficialità con cui sono state fatte le cose.

tu chiedei quante volte si riesce, ma siamo seri o scherziamo, sempre
deve riuscire altrimenti tutti a casa a fare la calzetta.

non so se ti/vi/ci rendiamo conto di quanto é accaduto, era una
immersione di corso, tutto doveva essere sotto controllo, sennò vai cosi
che vai bene ma allora perché spendere soldi per una sicurezza che
nessuno ti garantisce.
barbs
_merlinO_
2003-11-13 13:11:33 UTC
Permalink
Il 13 Nov 2003, 13:05, ***@libero.it (***@libero.it) ha scritto:

[...]
Post by s***@libero.it
tu chiedei quante volte si riesce, ma siamo seri o scherziamo, sempre
deve riuscire altrimenti tutti a casa a fare la calzetta.
Si sta parlando di trattenere un sub che sta pallonando. Ho conosciuto
diversi subacquei, tutti molto esperti, che si sono trovati in situazioni
simili ed erano tutti erano d'accorto che e' difficilissimo riuscire a fare
qualcosa per bloccare il pericolante sott'acqua.
Post by s***@libero.it
non so se ti/vi/ci rendiamo conto di quanto é accaduto, era una
immersione di corso, tutto doveva essere sotto controllo, sennò vai cosi
che vai bene ma allora perché spendere soldi per una sicurezza che
nessuno ti garantisce.
Va da se che che nello stesso momento in cui si verifica un incidente c'e'
stato qualcosa che non e' andato come doveva. Magari bisognava lavorare con
margini di sicurezza maggiori, probabilmente bisgonava dispore di un
supporto in superficie. Io non ho messo in dubbio questo. Il mio discorso
era strettamente limitato al fatto che una volta in emergenza, in acqua, in
quelle condizioni, c'era piu' poco da fare e schizzare in superficie assieme
al pericolante imho sarebbe servito a poco.
Post by s***@libero.it
barbs
ciao
merlinO

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Ranablu
2003-11-13 14:04:14 UTC
Permalink
Post by _merlinO_
Si sta parlando di trattenere un sub che sta pallonando. Ho conosciuto
diversi subacquei, tutti molto esperti, che si sono trovati in situazioni
simili ed erano tutti erano d'accorto che e' difficilissimo riuscire a fare
qualcosa per bloccare il pericolante sott'acqua.
Si sta parlando di fermare un sub incosciente che, leggermente positivo, sta
iniziando una lenta (all'inizio è lenta) risalita verso la superficie. Non
di fermare un sub in panico che vuole, fortissimamente vuole, risalire.

Silvia
ama
2003-11-13 13:20:46 UTC
Permalink
_.............
minchia ma era un corso per abilitare uno a scendere a 100 mt mica a
giocare a flipper.
ed il piano di immersione deve prevdeere una eventualità del genere,
cosa non prevista nell'immersione in oggetto, altrimenti quelle
immersioni non si fanno, ma organizzate e gestite cosi non si fanno
immersioni nemmeno in curva......
........
tu chiedei quante volte si riesce, ma siamo seri o scherziamo, sempre
deve riuscire altrimenti tutti a casa a fare la calzetta.
non so se ti/vi/ci rendiamo conto di quanto é accaduto, era una
immersione di corso, tutto doveva essere sotto controllo, sennò vai cosi
che vai bene ma allora perché spendere soldi per una sicurezza che
nessuno ti garantisce.
barbs
Però, che strano il mondo sub se mi tocca essere d'accordo con il mio
adorato pusher....
Eppure è vero!!! Sacrosanto.

Aggiungo che a quella immersione mancavano molti elementi per renderla
sicura. Per un'immersione di corso a -100 di deve/dovrebbe/sarebbe dovuto
prevedere:
- un assistente in acqua (che mancava)
- una configurazione dell'istrutore leggera per potergli permettere di
intervenire velocemente ed efficacemente (che invece era il celebre
tribimbola + 2 deco)
- assistenza in superficie (che non c'era)
- un tempo di fondo e via di massimo 10 minuti (che invece è diventato di
17 minuti).
- un piano di emergenza per il recupero e l'evacuazione rapida
dell'infortunato(che ovviamente non c'era visto la mancanza del'assistente
di superfice)

Mi verrebbe da aggiungere altro sullo sparare l'infortunato in superficie,
ma credo che tutti quelli che si immergono con quella didattica e con
quelle persone sappiano quale è la procedura standard.........

E vale per ultimo il principio della scelta: se non sei in grado di
sopportare il peso e il rischio (incluso portare su un infortunato e
beccarti un'embolia) derivante dal fare l'istruttore tek....allora è
semplice. NON FARE L'ISTRUTORE.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
_merlinO_
2003-11-13 13:44:05 UTC
Permalink
Il 13 Nov 2003, 14:20, ***@iol.it (ama) ha scritto:

[...]
Post by ama
E vale per ultimo il principio della scelta: se non sei in grado di
sopportare il peso e il rischio (incluso portare su un infortunato e
beccarti un'embolia) derivante dal fare l'istruttore tek....allora è
semplice. NON FARE L'ISTRUTORE.
Secondo me, nella realta', ci sono ben poche persone disposte a correre
rischi simili per tentare di salvare una persona, che forse non ha gia' piu'
speranze nel momento in cui si verifica l'emergenza. Tra l'altro tutti in
conto di rischiare la vita, ma morire, per alcuni, non sarebbe cosi'
drammatico come trascorrere il resto dei propri giorni paralizzati su un
letto, altra cosa che potrebbe succedere. Quest comunque e' un'opinione e se
ne potrebbe discutere all'infinito.

La domanda invece resta un'altra: siamo sicuri che, a quel punto, schizzare
in superficie assieme al pericolante sarebbe stato d'aiuto? Imho poteva
essere adirittura peggiorativo...

ciao
merlinO

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Ranablu
2003-11-13 14:17:06 UTC
Permalink
Post by _merlinO_
La domanda invece resta un'altra: siamo sicuri che, a quel punto, schizzare
in superficie assieme al pericolante sarebbe stato d'aiuto?
Ma la smetti di dire "schizzare in superficie"? qui, tranne te, nessuno ha
parlato di "schizzare in superficie con l'infortunato", in tanti hanno
parlato di portare l'infortunato in superficie a velocità controllata che,
dal punto di vista della decompressione, è una cosa decisamente diversa, sia
per l'infortunato che per il soccorritore.

Silvia
_merlinO_
2003-11-13 14:34:28 UTC
Permalink
Il 13 Nov 2003, 15:17, "Ranablu" <***@hotmail.com> ha scritto:

[...]
Post by Ranablu
Ma la smetti di dire "schizzare in superficie"? qui, tranne te, nessuno ha
parlato di "schizzare in superficie con l'infortunato", in tanti hanno
parlato di portare l'infortunato in superficie a velocità controllata che,
dal punto di vista della decompressione, è una cosa decisamente diversa, sia
per l'infortunato che per il soccorritore.
Credo che una risalita con un paziente incosciente in arresto respiratorio,
per forza di cose, non possa essere tanto lenta.
A parte questo, il punto del discorso non e' la velocita' di risalita, ma il
fatto saltare la decompressione e mettersi a propria volta in condizione di
rischio.
Come ho gia' detto la mia idea era che in quella situazione ci fosse ormai
ben poco da fare, per cui forse l'unica cosa utile era evitare di finirci.
Post by Ranablu
Silvia
merlinO

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
s***@libero.it
2003-11-13 14:46:42 UTC
Permalink
Post by _merlinO_
Come ho gia' detto la mia idea era che in quella situazione ci fosse ormai
ben poco da fare, per cui forse l'unica cosa utile era evitare di finirci.
Post by Ranablu
Silvia
merlinO
a merlino e fai una magggia,
in acqua, a 100 mt ci si va sapendolo fareper bene, compreso la gestione
delle emergenze o prima o poi le cose succedono.
e dici bene evitare di finirci, ma la prevenzione a che serve?
barbs
ama
2003-11-13 14:53:28 UTC
Permalink
Post by _merlinO_
[...]
Post by Fabio
......
Secondo me, nella realta', ci sono ben poche persone disposte a correre
rischi simili per tentare di salvare una persona, che forse non ha gia' piu'
......
La domanda invece resta un'altra: siamo sicuri che, a quel punto, schizzare
in superficie assieme al pericolante sarebbe stato d'aiuto? Imho poteva
essere adirittura peggiorativo...
ciao
merlinO
Merlino, torna a giocare con l'excalibur e lascia stare la subacquea.
Nunglieafaiproprio................
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
the Archeopteryx
2003-11-13 21:05:15 UTC
Permalink
Post by ama
Merlino, torna a giocare con l'excalibur e lascia stare
la subacquea. Nunglieafaiproprio................
Beh, indipendentemente dalle posizioni e dalle ragioni, si
migliora confrontando opinioni. Ovvio che all'inizio possono
essere sfalsate eccetera ma... nessuno di noi è nato pesce!

Ciao!

C.
--
Merendero Diving Team: the Big Mess
Drowning Speciality Instructor Trainer n. 0001
www.archeopteryx.org/cor
Loup G.
2003-11-13 14:57:17 UTC
Permalink
Post by _merlinO_
[...]
Post by ama
E vale per ultimo il principio della scelta: se non sei in grado di
sopportare il peso e il rischio (incluso portare su un infortunato e
beccarti un'embolia) derivante dal fare l'istruttore tek....allora è
semplice. NON FARE L'ISTRUTORE.
Secondo me, nella realta', ci sono ben poche persone disposte a correre
rischi simili per tentare di salvare una persona, che forse non ha gia' piu'
speranze nel momento in cui si verifica l'emergenza.
però le stesse persone sono ben disposte a tenere corsi e fregiarsi del
titolo di istruttori e magari dare l'idea che una certa tipologia di
immersione e una certa ricerca del limite può essere fatta in modo sicuro.
mah!

L.
s***@libero.it
2003-11-13 14:42:49 UTC
Permalink
Post by ama
Però, che strano il mondo sub se mi tocca essere d'accordo con il mio
adorato pusher....
Eppure è vero!!! Sacrosanto.
. NON FARE L'ISTRUTORE.
a perte che io almeno faccio l'istruttore con due t ( e non tette ),
e anche tu penso :-))))

beh non é che le possibilità siano molte, dovrebbbero scrivere sui
brevetti come sui pacchetti di sigarette.con tanto di cornice nera

la subacquea .................

per il pusher ebbene si ho il mio piccolo giro di nduia, peperoncino
mex, e susizza. il minimo solo per pochi amici.

( sei meno str.... di quanto vuoi far credere allora)
con simpatia
barbs
@
2003-11-13 16:56:00 UTC
Permalink
Post by s***@libero.it
c'é poco da solidarizzare con l'istruttore é lui il responsabile della
sicurezza é lui che valuta l'allievo, il piano di immersione, i
requisiti di sicuerzza, la presenza di un assistente di superificie ecc
ecc.
Si comunque alla fine Fabio M. è vittima come il povero morto.Secondo me in
questi treadh si vuol sempre cercare un colpevole quando in realtà
l'incidente è il frutto di un percorso molto più lungo di quello dalla
spiaggia all'acqua della giornata dell'incidente.
Non so se mi sono capito
s***@libero.it
2003-11-13 22:23:13 UTC
Permalink
Post by @
Post by s***@libero.it
c'é poco da solidarizzare con l'istruttore é lui il responsabile della
sicurezza é lui che valuta l'allievo, il piano di immersione, i
requisiti di sicuerzza, la presenza di un assistente di superificie ecc
ecc.
Si comunque alla fine Fabio M. è vittima come il povero morto.Secondo me in
questi treadh si vuol sempre cercare un colpevole quando in realtà
l'incidente è il frutto di un percorso molto più lungo di quello dalla
spiaggia all'acqua della giornata dell'incidente.
Non so se mi sono capito
per esserti capito ti sono capito bene, il fatto é che qualcuno é e deve
essere responsabile. ed infatti uno che sceglie di fare l'istruttore si
assume quelle responsabilità, poi magari manco glielo hanno detto o non
se ne rende conto .

ma di fatto deve essere cosi altrimenti il fato regna sovrano e hanno
ragione i maghi ed i santoni.......
w la deco con l'oroscopo allora....
non so se mi sono capito addosso

ma sei ancora in circolazione...... niente appuntamenti sottocasa,
niente baseball con i tuoi femori, niente di niente sotto il sole.
ciao barbs
Max max
2003-11-14 09:00:08 UTC
Permalink
poi magari manco glielo hanno detto o non se ne rende conto .
Non mi sembra irrilevante ciò.
--
Max max
Tutela anche tu il tuo hobby da indebite ingerenze.
Costituisci una sezione dell'Associazione Italiana
Liberi Subacquei http://www.liberisub.it
Marck
2003-11-12 11:43:05 UTC
Permalink
Il Wed, 12 Nov 2003 11:47:18 +0100, Ghigo
Post by redazione Captain Nemo
l'istruttore ha
responsabilità differenti da un privato cittadino.
Sicuramente ha la responsabilità di preparare con ogni cura
l'immersione e condurla nel rispetto delle regole e degli standard,
accertandosi che l'allievo abbia l'addestramento adeguato e
intervenendo in caso di problemi di quest'ultimo che possano essere
risolti sott'acqua e che lo mettano in pericolo.

Ma oltre a questo, se un allievo ha un malore (non legato a pressioni
parzlali fuori standard dei gas respirati o al mancato rispetto delle
tappe o delle velocità di discesa/risalita) sott'acqua ha l'obbligo di
riportarlo in supeficie pallonando e rischiando lui stesso?
--
,.-°^MARCK^°-.,
Il Comune di Capraia considera i subacquei dannosi per l'ambiente.
Leggete e lasciate le vostre idee sul guestbook
http://www.liberisub.it -- My website: http://marck.run.to
the Archeopteryx
2003-11-12 17:44:41 UTC
Permalink
Post by Marck
Ma oltre a questo, se un allievo ha un malore (non legato
a pressioni parzlali fuori standard dei gas respirati o
al mancato rispetto delle tappe o delle velocità di
discesa/risalita) sott'acqua ha l'obbligo di riportarlo
in supeficie pallonando e rischiando lui stesso?
Eh, bella domanda.... Dal punto di vista tecnico, ho
scoperto che la cosa è stata studiata nel senso che c'è
della roba interessante sulla deco col salto in camera che
*potrebbe* essere in parte riciclata per questo genere di
situazioni. Si tratta però di un argomento simile alla
faccenda della massima Pp(O2), ovvero di quelle cose che se
dici che esiste una piccola "mossa" da fare o un piccolo
spazio di manovra rispetto a quel che si dice, tutti ci si
vogliono aggrappare e usare il dato per poi finire
invariabilmente col combinare casini anche se non voluti.

Personalmente se ne sapessi qualcosa più di vaghi
inquadramente generali, non risponderei a nessuna domanda in
merito. Però esiste gente nel campo non sportivo che ne sa
qualcosa.

Ciao!

C.
--
Merendero Diving Team: the Big Mess
Drowning Speciality Instructor Trainer n. 0001
www.archeopteryx.org/cor
Max max
2003-11-12 22:47:54 UTC
Permalink
Post by redazione Captain Nemo
l'istruttore ha
responsabilità differenti da un privato cittadino.
Per gli aspetti giuridici si rimanda agli scritti in
http://www.liberisub.it/scritti.htm
--
Max max
Tutela anche tu il tuo hobby da indebite ingerenze.
Costituisci una sezione dell'Associazione Italiana
Liberi Subacquei http://www.liberisub.it
Ghigo
2003-11-13 06:20:29 UTC
Permalink
Post by Max max
Post by redazione Captain Nemo
l'istruttore ha
responsabilità differenti da un privato cittadino.
Per gli aspetti giuridici si rimanda agli scritti in
http://www.liberisub.it/scritti.htm
Interessanti, Grazie.
Ciao
Ghigo
@
2003-11-12 16:47:48 UTC
Permalink
Post by Marck
Il Wed, 12 Nov 2003 08:38:09 +0100, "massimo barberini"
Spararsi in superficie insieme alla vittima (che magari è deceduta per
un malore del tutto indipendente dall'immersione che stava facendo, ad
esempio per un infarto fulminante...) a quel punto di quella
immersione mi sembra onestamente un suicidio premeditato. OK saltare
qualche minuto di deco dopo una passeggiata a 40m in aria e fiondarsi
in camera per salvare un amico, ma mettere la firma sulla propria
condanna a morte no...
ma non parlare se non sai niente di quello che dici. Non è cosi .Puoi
saltare la deco per accompagnare un sub incosciente e poi tornare
rapidamente a finire la decompressione.Se sei disposto ad accettare il
rischio lo fai se no stai a casa o ti immergi da solo.
Forlimax
2003-11-12 07:56:34 UTC
Permalink
Post by Fabio
Porgo a Guido, alla famiglia e agli amici tutti, tutto il mio dispiacere.
Non lo dimenticherò come non dimenticherò questa esperienza tragica.
Fabio Moneta
Mi associo al tuo dolore Fabio, in questi giorni le versioni fasulle e i
"sentito dire" erano veramente troppi.
Grazie per il tuo intervento.
Massimo
--
Massimo Forlivesi - Per scrivermi elimina il KKK

"La teoria senza la pratica e' inutile - La pratica senza teoria e' pericolosa" (Lao Tzu)
f***@virgilio.it
2003-11-12 12:16:37 UTC
Permalink
Ciao Fabio, anche se non ci conosciamo voglio esprimerti le mie
condoglianze per il tuo amico scomparso.
Trovo ammirevole la forza che hai dimistrato nel descrivere con tale
lucidità un avvenimento così tragico.
Coraggio
Nino
Dsa Shark
2003-11-12 17:07:43 UTC
Permalink
Post by Fabio
Un caro saluto a tutta la lista, anche se in un periodo molto difficile come
questo.
Sono convinto che hai fatto tutto quanto era nelle tue possibilita',
non ci sono parole per eventi come questi, coraggio.

Dsa Shark
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visita il mio sito: www.mclink.it/personal/MK4088
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snorkel giallo
2003-11-12 18:14:37 UTC
Permalink
Post by Dsa Shark
Sono convinto che hai fatto tutto quanto era nelle tue possibilita',
non ci sono parole per eventi come questi, coraggio.
non sono competente in materia ma ritengo che se era un amico hai fatto
tutto il possibile per cercare di salvarlo.
Mi unisco al coro solidale , coraggio a te e condoglianze alla famiglia.
Condoglianze anche al marito che ha perso tragicamente la moglie a sestri
levante durante l'immersione sulla bettolina.

snorkel
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